Paternò: grande successo per il “Concerto Spirituale” del Coro Polifonico Sturm Und Drang
Si è svolto, lo scorso 26 marzo, presso il santuario della Madonna della Consolazione di Paternò, l’evento “Concerto Spirituale”, organizzato dal Coro Polifonico Sturm Und Drang diretto dal maestro Salvatore Coniglio.
«E’ stata una serata intensa – ha dichiarato il maestro Coniglio – con un programma appositamente non troppo lungo, anche perché quello di stasera non è un genere che sempre si ascolta, e per chi non è abituato potrebbe anche trovarsi a disagio. La scelta dei brani da fare durante i concerti nasce in maniera casuale. Ho un cassetto nel quale metto i brani che mi piacciono e che vorrei fare. Alcuni sono brani che ho già fatto e che voglio riproporre e ripetere. Mi capita di ascoltare tante musiche e poi cerco di trovare un filo logico, come quello di stasera. Da quanto ho percepito, quello di stasera è stato un concerto apprezzato dagli uditori e di questo ne sono veramente lieto. Abbiamo fatto una musica non semplice da cantare e siamo contenti di come è andata la serata».
Il concerto di stasera ha anticipato gli ormai imminenti eventi pasquali che si celebrano, come di consueto, a Paternò. «Quest’anno, a differenza degli anni precedenti, non abbiamo organizzato la sacra rappresentazione, però abbiamo voluto aggiungere un elemento musicale prima della Pasqua, così come abbiamo fatto sempre qui a Paternò. L’impegno per l’anno prossimo è di organizzare la sacra rappresentazione e metterla in scena. Giorno 1 aprile, intanto, saremo al Castello Normanno di Paternò per l’evento “Stabat Mater” di G.B. Pergolesi. Abbiamo organizzato questo nuovo evento con il patrocinio dell’ARS e con la collaborazione del Comune di Paternò, del sindaco Nino Naso e dell’assessore alla cultura, il dott. Caruso. Avremo un’orchestra da camera veramente eccezionale e dei cantanti pazzeschi, se posso utilizzare il termine. Al castello di Paternò questo tipo di musica non è mai stato fatto, porteremo addirittura un clavicembalo per l’occasione. Siamo molto contenti di questo evento e mi auguro di organizzarne molti altri».
«Faccio musica a Paternò – continua il maestro Coniglio – perché, nonostante tutto, è la mia città. Ci sono le mie radici, ci sono i miei affetti, ci sono quei luoghi che fanno parte della mia vita e che quando sono triste e ci passo vedo la loro bellezza, come il castello, la collina, la matrice, la scalinata. Ho detto volutamente la parola “nonostante” perché, a volte, subentra lo scoraggiamento dettato da alcuni fattori, quali l’incuria dei cittadini. Possiamo avere l’amministrazione più zelante sulla faccia della Terra, se però c’è l’incuria dei cittadini, anzi il “non amare” ed “non apprezzare” la propria città, ben poco si potrà fare. Ogni tanto mi chiedo perché continuare a fare musica, anche perché a volte la gente stenta ad apprezzare ciò che viene fatto. Noi viviamo in Italia, la patria dell’arte, della musica, del bel canto, e ci siamo ridotti peggio di quelle nazioni che non hanno mai avuto una fucina di cultura, un vivaio di geni come la nostra terra. In Italia, nonostante il nostro grande patrimonio artistico e culturale, ci accontentiamo di altri generi, di altra arte, di altra musica. Fare musica di un determinato tipo è per me una scommessa. Quando faccio musica con gli amici del coro o con altri gruppi mi sento bene, e penso che se mi sento bene vuol dire che posso condividere questo stato di bellezza, di anelito verso l’assoluto, con gli altri. Ogni tanto lo scoraggiamento arriva però cerchiamo di andare avanti».
Il maestro Coniglio ribadisce che il Coro Polifonico è aperto ad accogliere nuove voci, «non perché siamo pochi, ma perché vogliamo che molta altra gente si avvicini alla musica. Il nostro non è un gruppo chiuso, non è solo per chi ha fatto il conservatorio. Eventuali aspiranti possono contattarci sulla nostra pagina facebook o possono mandarmi un messaggio in privato sul mio canale social o nella mia email: coniglio72@libero.it»