I Vescovi Gristina, Raspanti e Peri: una lettera per l’inizio dell’anno scolastico
Cari Studenti,
Cari amici tutti della Scuola,
All’inizio di un nuovo anno, che segna il ritorno nelle aule per proseguire
insieme la bella avventura dell’educazione, giunga la nostra vicinanza a Voi e alle
Vostre famiglie.
L’esperienza difficile dell’anno appena trascorso ha interrogato tutti e ci ha
fatto toccare con mano la fragilità del cammino quotidiano. Questo inizio segna il
“ritorno”, quasi un riscoprire la bellezza dei volti e la necessità di riprendere a
guardarsi per crescere insieme.
La scuola è uno dei fondamenti su cui si edifica la società. In un tempo in cui è
più facile seguire e spesso aderire a notizie più o meno veritiere, il percorso
scolastico garantisce la possibilità di essere non solo informati ma formati. Capaci di
distinguere le false certezze (spesso diffuse con astuzia nel “mercato” delle notizie)
dalla verità.
La verità: è questo l’orizzonte verso cui si orienta ogni percorso di studio e
ricerca! È la meta a cui aspirano il cuore e l’intelligenza umana. Senza questo
sguardo la scuola è un inutile deposito di nozioni che presto saranno dimenticate.
La condivisione: il metodo più proficuo di studio. È avvincente interrogarsi
l’uno con l’altro, con gli insegnanti, con i saggi (gli anziani) e con chiunque conserva
e può regalare la sapienza della vita. Oggi “condividiamo” tanto… ma sulle pagine
dei social. Comunicare non è semplicemente trasmettere un messaggio, ma donare
una parte importante di sé e questo accade soltanto nella presenza che arricchisce e
interroga.
Il senso: nessuno accetta di fare qualcosa senza comprendere se ha un senso.
Auguriamo ai giovani di scoprire il senso della vita, della Vostra vita. Di imparare a
disinnescare le trappole, oggi disseminate in tanti percorsi, del facile successo e
guadagno; dell’arroganza del potere dei soldi, guida cieca e distruttiva; del dominio
di una visione della vita da “paese dei balocchi”; della falsa felicità promessa
dall’alcool o dagli stupefacenti, che addormentano e a volte consumano in modo
irrimediabile.
Il tempo: da valorizzare per fecondare con pazienza e costanza il buon terreno
del cuore. Di fronte a una giusta, a volte esagerata, scoperta del “tempo libero” –
occorre riscoprire il tempo della fatica quotidiana, richiesta da ogni onesto lavoro. Il
tempo della scuola ha bisogno del silenzio dello studio e della disciplina della
sapienza, per gustare il dono dell’intelligenza che apre alla comprensione e allo
stupore delle profondità spirituali.
Cari ragazzi, noi abbiamo urgente bisogno di ognuno di Voi! Ne ha bisogno
questa società improvvisamente invecchiata; ne ha bisogno la Chiesa per correre e
portare con nuovo entusiasmo il Vangelo, lieta notizia di un Padre che ci ama e
cammina con noi nel volto, nelle parole e nella vita di Gesù; ne ha bisogno la politica,
passione per il bene di tutti, ormai appassionata soltanto a polemiche sterili e di corto
respiro; ne ha bisogno il futuro che non può esistere se non con il Vostro presente
fatto di impegno e amorosa ricerca.
Grazie ai Vostri insegnanti per la generosità che mettono nel compito, esaltante
e faticoso, di introdurvi alla conoscenza. Grazie al personale scolastico che con il
silenzioso e prezioso lavoro di ogni giorno rende possibile lo svolgersi delle attività
scolastiche. Grazie a tutte le famiglie che – spesso a costi di sacrifici – non intendono
sottrarre i propri ragazzi a questa palestra di vita.
A tutti desideriamo giunga l’augurio di un proficuo e sereno anno scolastico.
La nostra affettuosa vicinanza e preghiera Vi accompagnino.
I vostri vescovi
Salvatore Gristina (Catania)
Antonino Raspanti (Acireale)
Calogero Peri (Caltagirone)