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Fase 2: incontro Asp di Catania-Sindacati

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All’ordine del giorno le nuove disposizioni nazionali e regionali relative alla fase 2 dell’emergenza Covid. Un plauso è stato rivolto agli operatori sanitari in prima linea nella gestione dell’emergenza e in questa fase 2. I rappresentanti sindacali hanno auspicato procedure uniformi per la riapertura dei servizi e delle attività produttive.

Maratona sindacale ieri all’Asp di Catania. Convocati dalla Direzione strategica, presso l’aula magna dell’Ospedale “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale,

due incontri – il primo la mattina, il secondo il pomeriggio – nel rispetto delle disposizioni sul distanziamento sociale, con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali.

Sono intervenuti, il direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza; il commissario ad acta per l’emergenza Covid, Pino Liberti; il direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria catanese, Giuseppe Di Bella.

All’ordine del giorno le nuove disposizioni nazionali e regionali relative alla fase 2 dell’emergenza Covid, con riferimento ai protocolli e alle procedure che dovranno essere attivate sia per la graduale normalizzazione nell’erogazione dei servizi dell’Asp di Catania, con particolare attenzione agli ambiti di fragilità; sia per la ripresa delle attività lavorative, per quanto attiene alle competenze dell’Azienda sanitaria.

Nella prima parte della giornata, l’incontro con i rappresentanti sindacali aziendali, del comparto e della dirigenza. Erano presenti: Marco Ciriacono (Anpo), Agata Consoli (Fialas e Confsal), Maria Angela Forzano e Salvatore Scardilli (Fassid), Renato Passalacqua (Cida), Pasquale Pennacchio (Nursind), Maria Grazia Pisano (Anaao), Riccardo Spampinato (Cimo), Simone Platania (Fvm).

Nel pomeriggio l’incontro con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, nell’ambito del Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19, sottoscritto il 14 marzo da Governo nazionale, sindacati e imprese, e successivamente integrato il 24 aprile e inserito, come allegato 12, nel DPCM 17 maggio 2020.

Presenti: Giacomo Rota, Salvatore Cubito e Carmelo Calvagna (Cgil); Maurizio Attanasio, Armando Coco e Massimo De Natale (Cisl); Enza Meli e Filippo Bentivegna (Uil); Giovanni Musumeci, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri (Ugl).

Nel corso dei due dibattiti è stato affrontato il tema della graduale normalizzazione dei servizi sanitari dell’Asp. Un plauso è stato rivolto agli operatori sanitari in prima linea nella gestione dell’emergenza e in questa fase 2. I rappresentanti sindacali hanno auspicato procedure uniformi per la riapertura dei servizi sanitari e la contestuale adozione di direttive e protocolli comuni, rivolte a operatori e pazienti, in considerazione della tipologia e dei luoghi di attività. È stata, inoltre, ribadita la centralità della sicurezza per gli operatori e della necessaria dotazione di dispositivi di protezione individuale. Non più prorogabile, per i sindacati, il capitolo relativo alla modernizzazione e alla digitalizzazione dei servizi soprattutto per l’assistenza territoriale. Particolare attenzione è stata dedicata agli ambiti di fragilità e alla ripresa delle attività produttive che richiedono l’elaborazione di procedure dedicate per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da nuovo coronavirus e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.

Al termine degli incontri il manager Lanza ha ringraziato i presenti e ha sottolineato i risultati conseguiti, in sinergia con le Organizzazioni sindacali, anche durante l’emergenza Covid, riferendosi principalmente a:

– graduazione degli incarichi per la dirigenza medica;

– pagamento delle progressioni economiche orizzontali per il comparto per l’anno 2019 e, nel mese di maggio, anche per l’anno 2020;

– riconoscimento delle indennità per particolari condizioni di lavoro per tutto il personale coinvolto nell’emergenza Covid;

– ripresa delle attività di Delegazione trattante per il comparto, e l’avvio della Delegazione trattante per la dirigenza dell’area sanitaria.

Lanza ha anche ribadito l’impegno dell’Asp di Catania alla realizzazione di ogni proficua sinergia sul territorio per accompagnare le comunità in questa fase di graduale normalizzazione delle attività. Ha anche richiamato l’attenzione, da parte dei cittadini, al rispetto delle raccomandazioni per evitare i contagi. In ultimo Lanza ha

Liberti ha chiarito che l’azione di affiancamento e supporto, dell’attività commissariale, è finalizzata alla fase 2, esclusivamente a una “regia unica” dei processi e a facilitare l’uniformità delle procedure connesse alla gestione dell’emergenza Covid, e ha, inoltre, ringraziato gli operatori e i direttori dei Dipartimenti e dei Servizi dell’Asp di Catania per l’impegno espresso nella fase emergenziale. Ha, quindi, illustrato le attività in corso e quelle in programmazione che caratterizzeranno, sotto il profilo sanitario, questa fase 2: dai test sierologici, ai tamponi da eseguire per mappare e contenere i contagi; dai protocolli con i medici di medicina generale e l’integrazione con le USCA, alla rimodulazione delle attività ospedaliere.

Intervenuti, nei due incontri, i direttori dei Dipartimenti e dei Servizi dell’Asp di Catania, competenti e connessi alla gestione dell’emergenza Covid.

bty