Depurazione, la Regione autorizza nuovo impianto a Messina Tono.
Cordaro: «Stiamo recuperando gap strutturale e temporale»
Passo avanti verso il miglioramento del sistema di depurazione delle acque in Sicilia. L’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro, ha firmato il decreto che rilascia il Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) per la costruzione e l’esercizio di un nuovo impianto di depurazione da realizzare nell’agglomerato di Messina Tono, secondo il progetto presentato dagli uffici del Commissario straordinario unico per la Depurazione, Maurizio Giugni. Questa mattina la consegna del provvedimento da parte dell’assessore Cordaro al subcommissario Riccardo Costanza, durante un incontro che è stata l’occasione per fare anche il punto degli sforzi messi in campo in Sicilia per rispondere alla procedura d’infrazione sulla quale l’Italia paga una sanzione economica per il mancato adeguamento alla direttiva comunitaria sulle acque reflue urbane.<
«La Struttura commissariale – aggiunge il subcommissario Costanza – si trova a uno snodo importante. Abbiamo in programma 67 interventi in tutta l’Isola, di cui 11 già conclusi, mentre tanti sono i cantieri in corso e prossimi all’avvio. Sono interventi sotto infrazione comunitaria, sui quali cogliamo l’attenzione della Regione nell’espletamento delle procedure autorizzative. Parliamo di opere molto attese dal territorio che riguardano le più importanti città siciliane: speriamo entro l’anno prossimo di avviare tutti i lavori e iniziare a vedere il completamento di buona parte di essi».
Il nuovo depuratore di Tono consentirà il trattamento dei reflui urbani della zona costiera nord del Comune di Messina, da Fiumara Guardia a Villaggio Spartà, e dei limitrofi villaggi collinari, oltre a garantire il superamento, per l’agglomerato di Messina, della procedura di infrazione comunitaria derivante dalla mancata applicazione della Direttiva 91/271/Cee, e migliorerà significativamente la qualità delle acque marino-costiere nel rispetto degli standard e delle normative europee.
La delibera Cipe 60/2012 e il relativo Accordo di programma quadro del 31 gennaio 2013 hanno previsto, per l’agglomerato di Messina Tono, il finanziamento dell’intervento “Costruzione nuovo impianto depurazione a Tono e collettore di adduzione”, il cui soggetto attuatore originario era il Comune di Messina. Un impianto pensato per la copertura di un bacino di 70.000 abitanti equivalenti. L’iter di Valutazione di impatto ambientale integrata con la Valutazione di incidenza e richiesta di autorizzazione per il conseguimento del Paur avviato nell’agosto 2020 si è concluso lo scorso 26 aprile con l’ultima seduta della conferenza di servizi decisoria; poi è stato emesso il decreto di Provvedimento autorizzatorio unico regionale.Da parte della Struttura commissariale è in corso la verifica sul progetto esecutivo, a cui seguirà la validazione e l’approvazione per poter procedere alla gara per l’affidamento dei lavori. La copertura finanziaria è di 51,7 milioni.
Riguardo agli altri interventi, risultano concluse le procedure amministrative di tredici opere, i cui lavori ammonteranno a oltre 200 milioni, mentre sono in corso altre cinque procedure con diverso stadio evolutivo, che riguardano il completamento del depuratore consortile di Mascali (Ct) ed estensione della rete fognaria, l’adeguamento e il potenziamento dell’impianto di depurazione di Acqua dei Corsari a Palermo, il potenziamento dell’impianto consortile di Misterbianco (Ct), la messa in funzione e l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Palagonia (Ct) e gli interventi funzionali al superamento delle criticità del sistema fognario e depurativo ad Augusta; opere per un totale di 200 milioni. Per il nuovo impianto di depurazione al servizio della fascia costiera di Agrigento e del Comune di Favara sono stati consegnati i lavori per l’apertura del cantiere pochi giorni fa.