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Catania, quartieri “Nesima” e “Librino”: non solo droga ma anche cultura della legalità e un messaggio di speranza dai giovani

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Nell’ultimo anno, il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha effettuato nei quartieri di “Nesima” e “Librino” 103 arresti e 13 denunce a piede libero per “detenzione e spaccio di stupefacenti”, segnalando altresì 39 assuntori alla locale Prefettura.

Nell’ambito della propria attività di contrasto allo smercio di droga in queste aree della città, i Carabinieri non si sono tuttavia limitati alle sole azioni repressive, adottando contestualmente anche un “approccio preventivo” per colpire tale realtà criminale, attraverso conferenze nelle scuole sulla “Cultura della Legalità”. Un progetto, quello degli incontri negli istituti scolastici in cui i militari salgono in cattedra ed illustrano ai ragazzi tematiche d’interesse, promosso in campo nazionale dall’Arma, per contribuire a sviluppare nei giovani una coscienza civica, quale strumento fondamentale per combattere dalla base e in “maniera avanzata” i vari fenomeni delinquenziali, come il mercato illecito degli stupefacenti, che si alimenta attraverso anche la connivenza di parte della società.

I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno quindi incontrato gli studenti di diverse scuole medie e superiori presenti in queste zone periferiche del Capoluogo etneo, trasmettendo loro i valori che da più di 200 anni caratterizzano la “Benemerita” e rinsaldando allo stesso tempo quel sentimento di vicinanza e di dialogo con i più giovani.

Dalla visione di un apposito video tutorial che, oltre a spiegare l’inquadramento generale dell’Arma dei Carabinieri, ha evidenziato i diversi compiti istituzionali, alla Pestalozzi, alla Vittorino Da Feltre, alla Musco, alla Campanella-Sturzo, al Gemellaro, all’I.C. Fontanarossa e alla San Giorgio, si sono poi affrontate diverse argomenti di estrema attualità.

Partendo infatti dalla diffusione della droga tra i ragazzi e dei gravi pericoli che gravitano attorno a questa dimensione criminale, si è andati poi a toccare altre tematiche “sensibili” per i giovani, quali alcool, incidenti stradali e di sicurezza stradale, bullismo e cyber bullismo, sicurezza on line, uso consapevole dei social network, stalking e violenza di genere.

Gli studenti, inizialmente cauti, hanno quasi subito superato la naturale diffidenza, ponendo liberamente ai militari dell’Arma numerose domande, tra cui la loro opinione nei confronti di chi spaccia droga per guadagnarsi da vivere, quali sono le conseguenze per chi viene trovato in possesso di una canna, nonché, gli effetti delle sostanze stupefacenti sulla loro salute e se è vero che ci sono droghe meno dannose per la salute. In aggiunta i ragazzi, dimostrando una particolare maturità, hanno poi approfittato della presenza dei Carabinieri per informarsi su questioni di loro interesse, riguardanti i pericoli nella navigazione sulle piattaforme social, l’adescamento nel web, le sanzioni connesse alla guida in stato d’ebbrezza, le truffe on-line, la diversità di regime giuridico a cui sono sottoposti i minorenni rispetto ai maggiorenni e i motivi per cui alcuni genitori sono privati della tutela dei figli minori. A tali domande, è stato risposto commentando in particolare casi concreti.

Alcuni studenti, pensando anche al loro futuro, hanno infine chiesto ai Carabinieri di raccontare le proprie esperienze personali di servizio sul territorio, cosa significhi entrare nell’Arma, i sacrifici che bisogna affrontare ed anche cosa comporta avere un parente prossimo pregiudicato ai fini dell’arruolamento.

In un momento particolarmente toccante, gli alunni delle medie della Feltre, al termine della conferenza, hanno anche voluto omaggiare i Carabinieri, consegnando loro alcuni disegni con dediche, poesie e pensieri di incoraggiamento e apprezzamento per l’attività che ogni giorno i militari dell’Arma affrontano, rischiando anche la vita.

Tra le poesie dedicate:

“Siete tanti e coraggiosi, difendete i quartieri più pericolosi.

Ogni giorno rischiate la vita per rendere la città più gradita.

Spero un giorno di essere come voi

perché avete un coraggio da supereroi”.

Tutti gli incontri sono stati molto apprezzati dai ragazzi, dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici, che hanno gradito in particolar modo il fatto che ai ragazzi si sia parlato non solo di diritti, ma anche di doveri, insegnando loro che nella vita, se vogliono essere rispettati, devono imparare a rispettare gli altri, e che l’osservanza delle regole va considerata come un’opportunità per crescere insieme, non come un limite al proprio essere.

Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri in altre scuole di questi due quartieri.