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Catania: la tutela dei lavoratori contro rischi emergenti e nuovi

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Convegno ieri a Catania su “La tutela della salute e sicurezza nei cantieri temporanei e mobili. Rischi emergenti e misure innovative di prevenzione”. Una occasione per consolidare la rete di collaborazione fra Enti, Istituzioni, parti datoriali e sociali, e innovare le strategie della prevenzione nei luoghi di lavoro con l’obiettivo di abbattere l’intollerabile numero di incidenti sul lavoro e di malattie professionali.

Comprendere e anticipare i cambiamenti che espongono i lavoratori a rischi emergenti e formulare nuovi strumenti di prevenzione per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono stati i temi al centro del Convegno su “La tutela della salute e sicurezza nei cantieri temporanei e mobili. Rischi emergenti e misure innovative di prevenzione” svoltosi ieri presso la Sala riunioni dell’Ente Scuola Edile di Catania.

All’appuntamento, organizzato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania, dall’Ispettorato Territoriale di Catania, dall’INAIL e dall’Università di Catania, sono intervenuti i presidenti degli Ordini e dei Collegi professionali, i rappresentanti delle imprese operanti nel settore delle costruzioni e i rappresentanti dei lavoratori, con lo scopo di consolidare la rete di collaborazione e innovare le strategie della prevenzione nei luoghi di lavoro per abbattere l’intollerabile numero di incidenti sul lavoro e di malattie professionali.

Ha aperto i lavori del Convegno il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda, che ha sottolineato la necessità di «“edificare” comportamenti di sicurezza a partire dal senso di responsabilità di datori di lavoro e di lavoratori. Solo una scelta consapevole, solo un comportamento motivato e convinto può veramente aiutare a compiere quel salto concettuale che tutti si attendono e arricchire i contesti normativi, i modelli di sicurezza e le strategie formative con un’autentica cultura della prevenzione. Insieme a questo è necessario che si intervenga con determinazione aumentando controlli e sanzioni, e contrastare anche qui concretamente quel “rischio impunità” che molti osservatori hanno commentato nei tristi fatti di cronaca».

Intervenuti i presidenti degli Ordini e dei Collegi professionali di Catania: Gaetano Fichera (Cassa Edile); Agatino Spoto (Collegio dei Geometri); Sebastian Carlo Greco (Ordine degli Architetti); Giovanni Greco (Ordine dei Consulenti del Lavoro); Mauro Antonino Scaccianoce (Ordine degli Ingegneri); il presidente del Comitato regionale piccola industria di Confindustria in Sicilia, Salvatore Gangi; il presidente di ANCE Catania, Rosario Fresta; i segretari generali dei sindacati di Catania dei lavoratori edili: Giuseppe Famiano (Filca Cisl); Antonino Potenza (FeNEALUIL); Vincenzo Cubito (Fillea CGIL).

«Momenti di confronto pratico, come questo di oggi, rappresentano solo la prima parte del dovere di ognuno di noi – ha detto Carmelo Belfiore, presidente dell’Ente Scuola Edile (ESEC) di Catania – la responsabilità, la competenza e la serietà sul cantiere devono essere il punto fermo da cui muovere. L’ANCE Catania e i sindacati di categoria che pariteticamente compongono l’ESEC di Catania sono organizzazioni mature che antepongono il risultato all’apparire».

Antonio Leonardi, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania e referente regionale del Coordinamento delle Regioni per la Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, si è soffermato, invece, sull’importanza del Piano Regionale della Prevenzione come strumento di programmazione delle politiche di prevenzione e sul ruolo strategico della formazione. «L’attuale sistema della formazione necessita di essere innovato per passare da una formazione meramente burocratica ad una formazione efficace che possa incidere significativamente sul cambiamento di

comportamenti e procedure nei luoghi di lavoro e nei cantieri in particolare – ha detto -. Il Convegno di oggi rappresenta un modello virtuoso ed esportabile di sinergia tra tutti gli attori della prevenzione nei luoghi di lavoro».

Concetti ribaditi da Francesco Corsaro, direttore dell’Ispettorato Territoriale di Catania (ITL), che ha proposto l’istituzione di «un tavolo permanente tra le Istituzioni e gli operatori della sicurezza, coordinato da ITL e Asp di Catania, con il preciso obiettivo di raggiungere infortuni zero, attraverso un programma operativo sul territorio anche con il fine ultimo di assegnare una certificazione di sicurezza alle imprese virtuose, che sia giuridicamente sostenibile».

I dati INAIL confermano il trend negativo del settore delle costruzioni, che si colloca al secondo posto, in valore assoluto, per numero di infortuni mortali.

«L’analisi dei dati – ha commentato Diana Artuso, direttore INAIL di Catania – rende evidente la necessità di consolidare la sinergia tra gli attori del territorio, amministrazioni pubbliche, associazioni datoriali, parti sociali e ordini professionali al fine di rafforzare la consapevolezza che la sicurezza deve essere il requisito indefettibile della vita personale e lavorativa».

Caterina Ledda, docente associata di Medicina del Lavoro presso l’Università di Catania, ha sottolineato con forza l’importanza di «affrontare con determinazione i nuovi rischi emergenti e le sfide in continua evoluzione per la salute e la sicurezza nel settore edile. I cambiamenti climatici e la diffusione di malattie trasmesse da vettori – ha aggiunto – rappresentano minacce significative per i lavoratori edili».

Nel corso dei lavori sono stati anche approfonditi alcuni aspetti innovativi relativi alla prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro. Elisa Gerbino e Valeria Vecchio, dirigenti ingegneri del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania, hanno illustrato i Piani Mirati di Prevenzione, che rappresentano un nuovo modello partecipativo di assistenza e informazione alle imprese nella prevenzione di specifici rischi negli ambienti di lavoro, propedeutici all’attività di vigilanza e controllo; Salvatore Cuscunà, ispettore dell’ITL, ha trattato il tema della sospensione dell’attività imprenditoriale; Venerando Rapisarda, ordinario di Medicina del Lavoro presso l’Università di Catania, ha approfondito gli aspetti relativi al giudizio di idoneità del lavoratore in cantiere; Davide Barresi, tecnologo dell’Unità Operativa Territoriale di Certificazione Ricerca e Verifica dell’INAIL di Catania, è intervenuto sulle verifiche di conformità degli impianti elettrici; i benefici INAIL a favore delle imprese che investono in sicurezza, sono stati invece presentati da Salvatore Marcellino, consulente tecnico INAIL Sicilia.