Catania: contrasto all’illegalità diffusa e al lavoro “nero”
Nel solco delle decisioni assunte in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il Comando Provinciale Carabinieri di Catania, nell’ultimo quadrimestre, ha notevolmente intensificato i “servizi straordinari e coordinati a largo raggio”, anche grazie al rinforzo delle squadre della “Compagnia d’ Intervento Operativo – C.I.O.” del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”. Tali azioni preventive, insieme alle attività di prevenzione generale svolte dalle altre Forze di polizia, hanno lo scopo di contrastare l’illegalità diffusa e aumentare la sicurezza percepita della cittadinanza, attraverso una presenza sul territorio efficace, costante e visibile.
In tale ambito, i militari della Compagnia Carabinieri di Fontanarossa, supportati dai colleghi della C.I.O. e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, sono stati impegnati nei quartieri “San Leone” e “Nesima” in un servizio coordinato volto a reprimere forme di criminalità comune, la guida indisciplinata e il fenomeno dell’abusivismo commerciale, verificando in particolare situazioni di lavoro “nero”.
Al riguardo, i militari dell’Arma hanno denunciato un 31enne catanese, titolare di una rivendita all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli ubicata presso il M.A.A.S. di Catania, per non avere sottoposto un lavoratore alla prevista sorveglianza sanitaria. Dagli accertamenti condotti, è poi altresì emerso che l’uomo impiegava un lavoratore “in nero”, pertanto è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale, con conseguente sanzione amministrativa pari a € 10.550,00.
I Carabinieri, infine, si sono concentrati nel controllo alla circolazione stradale, disponendo una serie di posti di controllo e pattuglie appiedate. Tale attività ha consentito di identificare una cinquantina di persone e di sottoporre ad accertamenti una quarantina di veicoli, con l’elevazione di 12 sanzioni amministrative per violazioni al C.d.S. (mancata copertura assicurativa dei veicoli, omessa revisione periodica dei mezzi e guida con patente scaduta o di veicolo sottoposto a fermo amministrativo), colpendo, in particolare, quelle condotte di guida che possono creare un pericolo per la sicurezza pubblica, e il sequestro amministrativo di tre veicoli.