Acireale: resoconto assemblea diocesana
“Il contagio del Vangelo: per una Chiesa in missione”: questo è il tema dell’incontro che si è svolto giorno 24 settembre 2020 nella Cattedrale di Acireale. L’assemblea diocesana, convocata e moderata dal nostro vescovo Antonino Raspanti per dare inizio al nuovo anno pastorale, ha discusso della crisi dei fedeli dovuta forse non solo alla pandemia, che invece di avvicinarci ancora di più a Cristo ci ha fatti allontanare, e di conseguenza, nasce l’inquietudine tra i sacerdoti su come sostenere e guidare le comunità che Dio ha voluto affidare loro.
L’incontro ha visto come protagonisti, o meglio come portavoce della Parola di Dio, due grandi uomini di fede: don Luigi Verdi e padre Ermes Ronchi. Due personalità con carismi molto diversi ma accomunate dall’amore per Gesù Cristo e per i fratelli.<
desiderio della relazione con Lui”. Dobbiamo ribaltare tutto e camminare insieme: “Non bisogna partire dall’Eucarestia, perchè è l’ultima tappa, bisogna invece fare come Gesù che è stato con la gente e solo alla fine si è dato.”
Padre Ermes Ronchi, presbitero e teologo dell’Ordine dei Servi di Maria, in questo tempo di pandemia ha imparato a diventare “amico del tempo e a prendersi cura dei più fragili” perché è così che la debolezza si trasforma in forza per affrontare ciò che stiamo vivendo: “la salute dei più deboli salva la salute dei più forti”.
Padre Ermes parla anche dell’importanza della fede “che non è ciò che diciamo di Cristo ma ciò che viviamo di Cristo”, e la si può comunicare anche attraverso lo sguardo, “noi possiamo trasmettere Cristo con gli occhi”.
Continua “Casa di Dio siete voi se custodite libertà e speranza (Eb 3.6). Noi saremo autentici testimoni di Cristo se sapremo diffondere soprattutto ai giovani non la dottrina ma la speranza, che è corda verso il futuro”. E conclude: “i cristiani operino con creatività, trovino nuovi linguaggi e modi per comunicare il Vangelo” Con la speranza nel cuore, siamo fiduciosi nell’operato dei nostri vescovi e parroci che ogni giorno pregano per noi e per l’umanità intera.