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Commemorato ieri 10 novembre il 42° anniversario dell’eccidio dei tre Carabinieri a San Gregorio di Catania

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Sono trascorsi 42 anni da quando, all’alba del 10 novembre del 1979, al casello autostradale di San Gregorio di Catania, la mafia uccise barbaramente tre servitori dello Stato, il Vice Brigadiere Giovanni Bellissima di 24 anni e gli Appuntati Salvatore Bologna di 41 e Domenico Marrara di 50, in servizio al Comando Provinciale Carabinieri di Catania.

Il commando dei sicari entrò in azione per liberare e uccidere, dopo qualche giorno, il boss Angelo Pavone inteso “faccia d’angelo” che doveva essere trasferito dal carcere del capoluogo etneo a quello di Bologna. Ieri mattina, al casello autostradale di San Gregorio, il Sindaco Carmelo Corsaro ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania, Colonnello Rino Coppola, alla presenza dei familiari delle vittime del dovere, hanno deposto una corona d’alloro nei pressi del monumento voluto dal comune in ricordo dei tre eroici militari La cerimonia si è conclusa nella locale chiesa madre con la santa messa concelebrata dal parroco Don Ezio Coco e dal Cappellano militare Don Rosario Scibilia, al termine della quale è stata letta la preghiera del Carabiniere. In conclusione, il Colonnello Coppola, dopo aver ringraziato gli intervenuti e ricordato il fatto storico, ha evidenziato l’importanza di non vanificare l’esempio dei tre Carabinieri immolatisi per servire la Patria, decorati di M.O.V.C., attraverso una indispensabile e quotidiana formazione dei giovani e degli studenti in particolare ai valori della legalità e dell’onestà, tenendo sempre alta l’attenzione nella lotta contro la mafia, spietata allora con cruente azioni di fuoco che hanno privato figli e genitori dei propri cari, ma ancora subdola e senza scrupoli anche ai giorni nostri infiltrandosi nella società. La cerimonia ha visto anche la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni dei Carabinieri in congedo, di rappresentanti del consiglio comunale e di studenti del locale Istituto Comprensivo “PURRELLO”