La pietà popolare: la fede va oltre

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Il fotoamatore Massimo Vittorio, a conclusione di quest’anno che ci ha visto contrastare il virus, ha
evidenziato il pre Covid-19 e la successiva pandemia. Le sue foto, raffiguranti i momenti più
importanti di alcune feste religiose, non ci lasciano indifferenti. Dalla “normalità” di una solennità di una
manifestazione religiosa alle restrizioni imposte per contenere l’emergenza sanitaria.
Tramite questi scatti è riuscito a cogliere la nostra convivenza con il virus fatta di compostezza, silenzio,
emozione, rigore, distanze, imbarazzo e preghiera. Le feste religiose in tempo di Covid, non più nella varietà
delle loro forme esteriori, diventano un’opportunità per riscoprire la fede e alimentare il rapporto con Dio.
“Il connubio fede-folklore che in Sicilia sembrava inscindibile, dinnanzi a questa pandemia sembra
vacillare, – dichiara Massimo – si è di fronte alla riscoperta dei valori più intimi che forse avevamo
smarrito. La fede al tempo del Covid risuona con tutta la propria voce intima e personale ed il folklore lascia
spazio al silenzio. In questo video-racconto si evidenzia come il devoto, guardandosi nella propria interiorità,
ha saputo andare oltre pur accettando i limiti e i divieti”.
I fedeli, con la pietà popolare, testimoniano la fede ricevuta e la arricchiscono con nuove espressioni eloquenti,
traducendo nella loro vita il dono di Dio secondo il proprio genio (cfr EG 122), dove il virus, quindi, può essere
considerato un segno dei tempi.
“Tutto va oltre, perché la Fede va oltre – continua Massimo – Io ho osservato con emozione e ho provato a
raccontarla. Se ci sono riuscito non saprei, ma l’emozione è ancora viva in me”.
Si può dire quindi che “il popolo evangelizza continuamente sé stesso. Qui riveste importanza la pietà
popolare, autentica espressione dell’azione missionaria spontanea del Popolo di Dio” (EG 122) in tempo di
pandemia.

LINK VIDEO RACCONTO: https://youtu.be/VrcJmDl4FSk