Unict, firmato il contratto collettivo integrativo per il biennio 2018/19
Quasi 7,5 milioni di euro destinati al personale tecnico tecnico-amministrativo
Quasi 7,5 milioni di euro da destinare al personale tecnico-amministrativo dell’Università di Catania per il biennio 2018-2019.
È quanto prevede il Contratto collettivo integrativo stipulato stamattina dal rettore Francesco Priolo e dal direttore generale Giovanni La Via per l’Università di Catania e i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali (Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Fgu Gilda Unams Università) e le rappresentanze sindacali unitarie.
Un contratto atteso da anni dal personale d’ateneo a tempo indeterminato e a tempo determinato inquadrato nelle categorie B, C, D ed EP che pone fine a una lunga contrattazione tra le parti.
Nel dettaglio, in base al contratto, saranno destinati al Fondo risorse decentrate mediante stanziamenti sul bilancio d’Ateneo quasi 2,4 milioni di euro per il 2018 e quasi 2,5 milioni di euro per il 2019 a cui si aggiungono 770 mila euro per il biennio per il lavoro straordinario svolto dal personale.
Quasi 1,5 milioni di euro sono stati stanziati per la corresponsione dell’Indennità mensile accessoria e per gli incarichi attribuiti al personale di categoria D. In quest’ultimo caso l’indennità è corrisposta sulla base della verifica dei risultati conseguiti dal dipendente.
Previsti anche fondi, pari a 1,8 milioni di euro per il biennio, per i premi correlati alla performance organizzativa e individuale che saranno erogati sulla base della valutazione del personale.
L’amministrazione, infine, ha attribuito al personale B, C e D poco più di un milione di euro per le indennità correlate allo svolgimento di attività implicanti particolari responsabilità, complessità delle competenze attribuite, specializzazione richiesta dai compiti assegnati e caratteristiche innovative delle professionalità richieste e altri 730 mila euro per le indennità correlate alle condizioni di lavoro e in particolare legate a situazioni di disagio, rischio, turnazioni, particolari o gravose articolazioni dell’orario di lavoro e reperibilità.
Un milione 700 mila euro, infine, sono stati destinati al Fondo di retribuzione di posizione e di risultato per la categoria EP.
Le parti, infine, si sono impegnate a sottoscrivere nel 2020 un accordo triennale per la progressione orizzontale di tutto il personale tecnico-amministrativo.
Il rettore Francesco Priolo ha manifestato particolare soddisfazione per «la chiusura del contratto per il personale in tempi brevi dopo diversi anni, un merito per questa amministrazione e per i sindacati». «Oggi è un giorno di festa e siamo pronti a riaprire una nuova contrattazione continuando a trovare punti di incontro che possano soddisfare tutte le
parti – ha aggiunto il rettore -. Il percorso che abbiamo condiviso in questi ultimi mesi fa ben sperare per le contrattazioni future».
Sulla stessa linea il direttore generale Giovanni La Via che ha evidenziato «come la chiusura di questo contratto rappresenti solo un primo passo di un percorso che ci ha permesso di recuperare il tempo perduto considerando anche che siamo partiti da documenti diversi e distanti tra loro».
«Quello di oggi è un passaggio intermedio con impegni già assunti per il prossimo contratto, anche sulle progressioni orizzontali, su cui lavoreremo dopo la pausa estiva con il vostro supporto» ha aggiunto il direttore generale.
A sottoscrivere l’accordo, oltre al rettore e al direttore generale, sono stati Agatino Renda e Giuseppe Maugeri per Flc Cgil, Antonella Lanzafame per Cisl Fsur, Alfredo Lo Presti, Chiara Scollo e Ignazio Parisi per Uil Scuola Rua, Giorgio Nicotra, Grazia Maria D’Antona e Fabio Viglianisi per Snals Confsal, Carlo Ceraldi per Fgu Gilda Unams Università e per le Rsu il presidente Dario Maccarronello insieme con Giuseppina Agosta, Sebastiano Finocchiaro, Giuseppe Greco, Antonino Guglielmino, Giovanna Iurato, Fabrizio Ligresti, Antonio Messina e Salvatore Sicilia.