“Un anno da nabbo”, presentazione del libro con l’autore Salvatore Vitellino
Lo scorso 13 dicembre, presso il salone della parrocchia San Giovanni Bosco di Paternò, si è tenuta la presentazione del libro “un anno da nabbo” di Salvatore Vitellino, originario di Paternò ma milanese da anni.
«Tornare a Paternò – ci dice Salvatore Vitellino – è un’emozione forte, soprattutto da quando manchi da tanto tempo. Mi sono reso conto che molti miei punti di riferimento non ci sono più, mi sono reso conto che quelli che erano i tuoi compagni di classe sono adulti. Paternò, con tutti i suoi pregi e difetti, è il mio paese. Sono arrivato e ho rivisto cieli tersi, il tramonto dietro la collina, e mi si è riempito il cuore. A casa mia a Milano non ci sono questi panorami, lì è tutto pieno di condomini. È per me una gioia immensa venire a promuovere questo libro a Paternò e soprattutto nelle scuole di Paternò. In questi giorni sono stato a Regalbuto, ad Assoro, a Ragalna, e nella prossima primavera tornerò nella provincia di Catania, spero nuovamente a Paternò».
Il volume catapulta il lettore nella vita di Tomà, un ragazzino di dieci anni che vive con la madre e la nonna. Non si trova bene a scuola perchè viene deriso dai suoi compagni perchè non ha i mezzi più all’avanguardia per giocare ai videogiochi data la connessione scarsa. Da qui il titolo del libro, il nabbo è infatti colui che non sa giocare ai videogiochi e che finisce per diventare lo sfigato della classe.
«Un anno da nabbo è, come ci spiega l’autore, la storia di un anno di passaggio, quello dei dieci anni, di un bambino, di nome Tomà, che deve diventare grande e per farlo deve superare una serie di dolori, di insicurezze e di paure. Tomà non sarà solo ma insieme ad altri personaggi che lo aiuteranno, ognuno a modo suo».
«Il libro – conclude l’autore – è adatto ai ragazzi della fascia 10-13 anni, però è sicuramente rivolto anche ai genitori, in particolare alle mamme perché la co-protagonista è proprio una mamma, ma è adatto anche agli adolescenti perché alcune dinamiche sono ambientate nella quinta elementare, ma problemi di amicizie, di esclusione dal gruppo ed altre sono dinamiche che colpiscono anche altre fasce d’età. È un libro che si ispira ad alcuni episodi della vita di mio figlio che ho voluto trasformare in una lezione per tanti, per bambini, ma anche per i genitori».