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Tre ricercatrici dell’Università di Catania si aggiudicano il premio ITWIIN 2021

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A Gea Oliveri Conti, Angela Messina e Stefania De Medici il riconoscimento dell’Associazione italiana Donne inventrici e innovatrici

È stato assegnato alle ricercatrici dell’Università di Catania Gea Oliveri Conti, Angela Messina e Stefania De Medici il Premio nazionale Unindustria “ITWIIN 2021” promosso dall’Associazione italiana Donne inventrici e innovatrici.
Il premio, conferito ieri nel corso del convegno dal titolo “Dalla ricerca allo sviluppo d’impresa”, è finalizzato a facilitare e a far emergere il talento femminile, valorizzando ancora di più il fondamentale contributo delle donne all’innovazione, alla creatività e all’invenzione nel mondo della ricerca, dell’impresa, della formazione.<br>Itwiin, inserita nella rete europea delle donne inventrici e innovatrici “Euwiin”, è una realtà che opera da 15 anni valorizzando le donne di talento, manifestato con invenzioni, idee ed innovazioni nell’ambito delle Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e delle discipline umanistiche, del design, della musica.
«Le ricercatrici dell’ateneo catanese si sono aggiudicate tre premi sui sei banditi da Unindustria “ITWIIN 2021”, un grandissimo risultato per l’Università di Catania e in particolar modo per l’area della Terza missione» precisano i delegati al Trasferimento Tecnologico Filippo Caraci e Antonio Terrasi insieme con la coordinatrice della cabina di regia dei delegati della Terza missione Alessia Tricomi e la delegata alle Pari opportunità Adriana Di Stefano.
«L’area della Terza missione, ripartizione Trasferimento tecnologico, aveva proposto tre diverse candidature di altrettante inventrici di brevetti di proprietà dell’ateneo al fine di valorizzare sia le invenzioni, sia il lavoro delle ricercatrici e le professionalità raggiunte in importanti risultati nel settore della ricerca e dell’innovazione» ha aggiunto l’ing. Lucio Mannino, dirigente dell’area della Terza missione.
 
La ricercatrice di Igiene generale ed applicata Gea Oliveri Conti del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate “Ingrassia” si è aggiudicata il premio “Migliore innovatrice”; la docente Angela Anna Messina di Biologia Molecolare al Dipartimento Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali il premio “Alta formazione”, ex aequo con Olga Bruno; la docente Stefania De Medici di Tecnologia dell’Architettura al Dipartimento di Ingegneria civile e architettura il premio “STEAMiamoci”. Gli altri premi: a Francesca Varvello per “Migliore Inventrice”, a Valentina Dall’Oste e a Daria Maccora per “Donna eccezionalmente creativa”, Giulia Cazzamali per “Capacity Building”, a Livia Kalossaka per “Giovanni donne innovatrici”.
La docente Gea Oliveri Conti è stata premiata per il brevetto internazionale “Metodo per l’estrazione e determinazione delle microplastiche in campioni a matrici organiche ed inorganiche”, l’unico che attualmente permette l’estrazione e la determinazione delle microplastiche nell’area bio-medica per studi di relazione salute-ambiente e anche nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica per la gestione del controllo di qualità al fine della certificazione plastic-free.
La docente Angela Messina per il brevetto internazionale “Pharmacologically Active Peptide Compound, Process for the Preparation and Use Thereof” che prevede l’utilizzo di un peptide neuroprotettivo derivato da una molecola naturale per contrastare a livello intracellulare la disfunzione mitocondriale e del metabolismo energetico che è alla base di diverse malattie neurodegenerative, caratterizzate da anomala da aggregazione proteica, in particolare la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
La docente Stefania De Medici ha ricevuto il premio per l’invenzione “Un sistema per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in un elemento spaziale di un sistema edilizio”, un riconoscimento per importanti risultati raggiunti da donne impegnate in professioni scientifiche e tecnologiche e negli altri campi del sapere e che premia in particolare l’attività di ricerca di trasferimento tecnologico sul tema della partecipazione delle persone all’attività di manutenzione e di processi circolari in architettura.