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“Tentazione!”: secondo appuntamento di Narratori e compositori di Sicilia

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Il testo di Giovanni Verga, interpretato da Andrea Tidona ed Evelyn Famà e con la musica originale di Matteo Musumeci, è protagonista del secondo appuntamento di Narratori e compositori di Sicilia, prodotto da Teatro Massimo Bellini, Teatro della Città di Catania, Università di Catania

In un progetto ambizioso che mette insieme parole e musica di Sicilia, non poteva certo mancare Giovanni Verga e non poteva certo mancare proprio nell’anno del centenario dalla sua morte. Al grande autore catanese è dedicato Tentazione!, secondo appuntamento di Narratori e compositori di Sicilia, il progetto ideato da Orazio Torrisi e prodotto dal Teatro Massimo Bellini di Catania, dal Teatro della Città di Catania e dall’Università di Catania, che mette insieme letteratura e composizioni originali per la fruizione multimediale. La puntata Tentazione! sarà trasmessa giovedì 10 febbraio  alle ore 18 sul canale YouTube Zammù TV, la webtv di Unict, e contestualmente messa in onda su Radio Zammù, in FM 101 e in streaming sul sito www.radiozammu.it, nonchè su Spotify.

Interpretata da Andrea Tidona ed Evelyn Famà, la pièce Tentazione! è accompagnata dalla composizione originale dal titolo Drammi intimi – Tentazione! del maestro catanese Matteo Musumeci,  eseguita dall’Orchestra del Teatro Massimo Vincenzo Bellini, diretta da Leonardo Catalanotto. Come per le altre puntate del progetto (cinque in tutto), la consulenza letteraria è del professore Rosario Castelli, l’adattamento teatrale e la regia del professore Ezio Donato e la consulenza musicale del maestro Giuseppe Calanna. Il video è stato realizzato dalla webtv di Unict (riprese e montaggio di Dario Grasso, Salvo Noto, Giorgio Raito e Giuliano Severini) a partire dalle registrazioni realizzate all’interno del Teatro Massimo Bellini: un lavoro artistico suggestivo che diviene un prodotto culturale multimediale da poter fruire liberamente anche attraverso il web.

Pubblicata in Drammi intimi nel 1884, ma già apparsa nella torinese Gazzetta del popolo della domenica il 2 settembre 1883, Tentazione! si configura come un testo scomodo, incentrato su un episodio di efferata violenza sessuale: la vicenda è giocata su un’impersonalità radicale e il tema è trattato fuori da ogni orizzonte di condanna morale, in cui i carnefici possono apparire parimenti irresponsabili quanto la loro vittima. Alla novella, a lungo ignorata, ha nuociuto pure l’appartenenza a un ambiente estraneo al filone rusticano siciliano anche se si tratta di una delle novelle più scioccanti dell’intero repertorio verghiano con una scrittura dal ritmo serrato e incessante e la narrazione di un’escalation che giunge a esiti distruttivi imprevisti. È in un caso estremo come questo che si vede quanto allo scrittore Verga non interessi giudicare e quanto la sospensione del giudizio produca una necessità di riflessione e di spiegazione che travalicano i confini noti e pacificati. Condannare uno stupro è scontato, attribuire tutta la responsabilità alla criminalità dei colpevoli è rassicurante, ma Verga non si adegua al conformismo morale e dunque scava fino in fondo nelle oscure motivazioni dell’atto inaccettabile. I protagonisti dello stupro sono ragazzi normali e la violenza si rivela una possibilità sempre in agguato anche nelle menti meno predisposte al crimine. Come è stato possibile? Intorno a questo drammatico interrogativo si costruisce la novella verghiana e il resoconto della vicenda tragica si motiva come il tentativo di ripercorrerne i passaggi e gli sviluppi per individuare e illustrare le cause dell’evento inspiegabile.