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Paternò: grande successo per la presentazione del libro “Mater Admirabilis, i volti dell’unica Madre” di Monsignor Giovanni Lanzafame

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L’evento, tenutosi presso il salone parrocchiale della chiesa “San Giovanni Bosco”, ha riscosso un notevole successo ed una grande partecipazione.

Si è tenuta lo scorso 26 maggio, presso il salone parrocchiale della chiesa “San Giovanni Bosco” di Paternò, la presentazione del libro “Mater Admirabilis, i volti dell’unica Madre” di Monsignor Giovanni Lanzafame. Presenti all’evento il sindaco di Paternò, Nino Naso, ed il Rev. Don J. Miguel Sanchez, Rettore del Santuario Maria SS. della Consolazione di Paternò. A moderare l’incontro la giornalista Mary Sottile.

Soddisfatto don Maurizio Pagliaro, parroco della comunità di San Giovanni Bosco, che ha così dichiarato: «Sono molto contento perché finalmente questa struttura, che da 25 anni è un po’ abbandonata a se stessa, oltre a servire come spazio liturgico per sopperire alla mancanza di posti in chiesa, è diventata un luogo di possibilità culturale, sociale ed aggregativa della città di Paternò. Questa sera, infatti, erano presenti non solo i nostri parrocchiani, ma anche tante altre persone e rappresentanti di istituzioni, club e circoli culturali. Questo significa che questo salone parrocchiale può diventare un utile spazio per la crescita, non solo spirituale dell’uomo, ma anche culturale».

Il salone parrocchiale non è l’unico centro culturale della parrocchia, vi è infatti anche la biblioteca parrocchiale, inaugurata il 19 febbraio 2020, ed intitolata a don Pasquale Randazzo, primo parroco della chiesa di San Giovanni Bosco in Paternò, e che poi ha visto la chiusura a causa della pandemia, tutt’ora ancora in atto. «La biblioteca parrocchiale – continua don Maurizio Pagliaro – è stata inaugurata in occasione del primo anniversario della morte di padre Randazzo. Ricordiamo tutti quello che è accaduto nel marzo dello scorso anno. Ed è un peccato che ci sia stata questa battuta d’arresto perché si era iniziato con tanto entusiasmo. L’obiettivo che ci eravamo prefissati era di creare diverse iniziative da far ruotare attorno alla biblioteca parrocchiale per renderla fruibile ai giovani che attraverso i libri possono studiare e ricavare cultura; questo era anche l’obiettivo del nostro patrono, San Giovanni Bosco, una crescita dei ragazzi non solo spirituale ma anche umana. Purtroppo il covid ci ha bloccati, però questi timidi segnali di riapertura ci hanno permesso di iniziare nuovamente il cammino che ci eravamo prefissati. Tutto ciò che concerne la formazione e la crescita dell’uomo va certamente sviluppato e quindi il salone parrocchiale è a disposizione per questo tipo di eventi. Vorrei ricordare, a tal proposito, la bellissima occasione della presentazione di una tesi di laurea di un nostro parrocchiano, Carmine Alleruzzo, che ha già donato la sua tesi alla biblioteca. Questo può essere uno stimolo per gli altri neolaureati e laureandi della nostra comunità a donare nella biblioteca un loro studio, la loro tesi, che sappiamo non è solamente riportare notizie già conosciute, ma è un lavoro scientifico, un lavoro che permette, attraverso il tempo e passione, di sviluppare uno studio che può essere utilizzato anche dagli altri».

Soddisfatto Mons. Giovanni Lanzafame che ha affermato: «Questo volume è nato dall’essere stato bloccato per due mesi e mezzo, l’anno scorso, a Siviglia. Ero andato per sbrigare dei documenti in Spagna e poi mi sono ritrovato bloccato a causa di questa pandemia. Tuttavia ho avuto la possibilità di realizzare questo volume ordinando delle foto della Madre di Dio. Da qui è nato il libro che rappresenta una rassegna storico-artistico-devozionale che arriva fino ai nostri giorni. Un esempio è l’immagine della Madonna utilizzata nel segnalibro, è infatti il volto della Madonna Corredentrice, non un’opera d’arte antica, ma un’opera realizzata ad Ortisei, negli anni ’60, che ugualmente trasmette devozione e fede e che viene venerata in questa comunità, nella parrocchia di San Giovanni Bosco in Paternò».

Nel volume sono presenti più di 280 immagini e abbiamo chiesto a Monsignor Lanzafame quale fosse l’immagine a cui si sente più legato: «Personalmente sono legato all’Immacolata di Catania. Questo perché è la Madonna che da bambino vedevo passare sotto casa mia e anche perché è un’opera d’arte di Michele Orlando del 1744. Però tutte le immagini della Madonna sono belle perché rappresentano l’unica Madre di Dio».

A chi si appresta a leggere il volume Monsignor Lanzafame consiglia di: «non leggerlo solo con curiosità ma con il desiderio di apprendere e di venerare la Madre di Dio. Raccomando anche di accompagnare con la preghiera quello che si legge. È importante dare importanza alla descrizione storico-artistico-devozionale del libro, e non prestare attenzione alle sole foto».

Felice anche don Miguel Sanchez, rettore del Santuario della Madonna della Consolazione di Paternò, che afferma: «Un libro che parla della Madonna in Sicilia è bellissimo. In Sicilia avete una ricchezza incredibile che io non conoscevo e che adesso possiedo, anche se sono convinto che la stragrande maggioranza dei siciliani non conosce. Questo lavoro di Monsignor Lanzafame è bellissimo, perché è riuscito a riportare alla luce i vostri tesori, la bellezza che vi appartiene e che purtroppo vediamo solo rinchiusa negli altari delle chiese».

Don Miguel, in riferimento a questo mese di maggio, in cui a Paternò è molto sentita la festa della Madonna della Consolazione, aggiunge: «In questo mese in cui si venera la Madre di Dio vedo tantissime persone, tante famiglie che si avvicinano alla Madonna. Il santuario della Consolazione accoglie i nonni, i figli, i nipoti che arrivano al santuario. È bellissimo vedere le tante macchine da cui scendono i fedeli per portare un fiore alla Madonna o semplicemente per pregare. È una bellissima esperienza, perché la devozione mariana a Paternò è ancora delle famiglie. Tanti si ricordano quando con i loro cari, con i nonni e con i genitori si recavano al santuario. Si riprende il senso di famiglia che va insieme a pregare».

«Questa è la settimana in cui si festeggia la Madonna della Consolazione e – continua don Miguel – quest’anno la nostra preghiera è quella del Papa, chiedere a Maria SS. della Consolazione che interceda a Dio Padre perché tutta l’umanità possa essere liberata da questo flagello, da questa pandemia, durante la quale ci siamo sentiti tutti persi, e in cui abbiamo sentito la mancanza di questa vicinanza e di questa fraternità».