Catania

Il vescovo di Acireale Antonino Raspanti incontra i fondatori del Pronto Soccorso Psicologico Italia

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“La psicologia e la Parola di Dio si alleano per mettersi al servizio della comunità”.
È stato questo il significato dell’incontro che si è svolto nel palazzo vescovile di Acireale tra mons. Antonino Raspanti, vescovo della Diocesi e vice presidente della CEI, e i fondatori del Pronto Soccorso Psicologico Italia, Mariano Indelicato, psicologo, psicoterapeuta e docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università degli studi di Messina e Tommaso Careri psicologo, impegnato in campo accademico.
Un incontro che si inserisce in un più ampio progetto di sviluppo dell’Associazione Pronto Soccorso Psicologico Italia su tutto il territorio nazionale, come risposta immediata alla crescente richiesta di supporto psicologico, soprattutto in un periodo così difficile come quello che stiamo vivendo, caratterizzato dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Un progetto dal grande valore etico, che vanta la presenza di ben 4 sedi già operative a Catania, Palermo, Enna e Siracusa e con 200 professionisti che operano su tutto il territorio nazionale. Ma non solo, a breve partiranno anche i corsi di formazione propedeutici all’apertura delle sedi di Milano e Roma. Acireale potrebbe diventare dunque uno dei centri di riferimento del territorio, attraverso la collaborazione, come suggerito dallo stesso vescovo, con la Caritas diocesana diretta da don Orazio Tornabene.
“Negli ultimi mesi siamo stati accanto a tutte quelle persone e famiglie che stanno vivendo situazioni di disagio psicologico ed economico – dichiara mons. Raspanti – nonostante il distanziamento fisico e le restrizioni ma rispettando tutte le disposizioni. Abbiamo teso la nostra mano in questo tempo così impegnativo e adesso potremmo contare nel supporto ulteriore ed efficace del Pronto Soccorso Psicologico. Un servizio così importante per noi è motivo di conforto e sollievo che ci spinge a fare di più e meglio. Speriamo si possano creare le basi per una futura collaborazione”.
Il Pronto Soccorso Psicologico Italia è in grado di rispondere ad attacchi di panico, crisi d’ansia, crisi depressive, disturbi del sonno, problematiche legate a lutti improvvisi, ed ancora ad episodi di violenza in famiglia, violenze sessuali, atti di bullismo, dipendenze, disturbi del comportamento alimentare e oggi l’emergenza legata al Covid-19.
“Nell’incontro di oggi abbiamo espresso al vescovo la nostra soddisfazione per averci gentilmente accolti – sottolinea il prof. Indelicato -. Per noi è motivo di orgoglio aver potuto coniugare la nostra base etica con chi di quest’ultima ne fa un motivo di missione pastorale e spirituale. Il Pronto Soccorso Psicologico è nato per dare aiuto e sostegno a chi non si può permettere cure spesso costose e lunghe. Esso è la risposta, su una base scientifica appositamente costruita e definita, ad un bisogno di aiuto che spesso rimane inascoltato: noi abbiamo costruito un metodo di intervento che dà risposte immediate ed efficaci e, soprattutto, durature nel tempo dando significato relazionale ai vissuti emotivi espressi attraverso la sintomatologia”.

Un servizio h24, attraverso il numero unico gratuito 02 35974397 messo a disposizione di tutti i cittadini, per poter avere un consulto immediato ed effettuare una prenotazione in tempi brevissimi, oppure è possibile recarsi nelle sedi attive, tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30 (festivi compresi). “In questo periodo così incerto vogliamo portare il PSP-Italia, più vicino a coloro che stanno vivendo delle emergenze – conclude Tommaso Careri – con particolare attenzione a quelle legate alla pandemia in corso. Infatti, attraverso le nostre numerose sedi, il centralino nazionale e i servizi online è possibile mettersi in contatto in qualsiasi momento con il nostro team di professionisti appositamente formati. Ringrazio il vescovo per aver mostrato grande umanità e sensibilità al nostro progetto e mi auguro che incontri, come questi, possano sensibilizzare sempre più la popolazione e le istituzioni”.