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Eugenio Di Rienzo e il brigantaggio post-unitario come problema storiografico

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 Dopo anni e anni di studio e tanti libri pubblicati, il fenomeno del brigantaggio è parecchio dibattuto e vi sono ancora in atto diverse idee su come tale evento storico deve essere letto e sviluppato. Con il libro “Il brigantaggio post-unitario come problema storiografico”, dato alle stampe presso D’Amico Editore e scritto da Eugenio di Rienzo, il dibattito su questa tematica si riaccende e prende corpo attraverso una disamina attenta di quelle vicende che hanno bisogno ancora oggi di essere chiarite per capire come sono andati realmente i fatti. L’obiettivo principale  del saggio,  è quello di svolgere una precisa analisi  della storiografia più recente,  non solo sulle  tematiche relative al  brigantaggio ma, in generale, sul più ampio rapporto che si venne a creare tra il Nord e il Sud dell’Italia dopo l’Unità. Per la sua ricerca storiografica, Di Rienzo prende spunto da Leonardo Sciascia, il quale nel 1968, nel saggio raccolto ne “La corda pazza”, edito da Einaudi,  riscoprì l’opuscolo “Analisi politica del brigantaggio attuale nell’Italia meridionale”, scritto e pubblicato nel 1865 dal capitano, del disciolto esercito borbonico, Tommaso Cava de Gueva. Così come fece Sciascia, Di Rienzo va alla ricerca della verità, cercando di fare chiarezza attraverso l’esame delle fonti, chiarendo i punti oscuri, mettendo in risalto, in modo attento, il punto di vista di chi è stato sconfitto.