EventiPalermo

Ecco come sarà il “Festino di Santa Rosalia” 2020 a Palermo

Reading Time: 2 minutes

La notte tra il 14 e il 15 luglio ogni anno a Palermo, viene celebrato il culto della Santa Patrona della città Santa Rosalia, in ricordo del miracolo che salvò la città di Palermo dalla terribile epidemia di peste del 1624. Nel corso degli anni, il “Festino” si è andato arricchendo di significati, anche profani, di coreografie e scenografie che mantengono comunque sempre una fortissima simbologia, legata alla tradizione ed al culto religioso. Quest’anno però, per via delle restrizioni dovute alla terribile pandemia che ha sconvolto il mondo, il programma della festa è profondamente mutato. Il capoluogo quindi ha dovuto rinunciare ai classici festeggiamenti, in onore della Patrona. Dopo le messe celebrate stamane alle 7:30, ed alle 9:00 del mattino, ve ne sarà un’altra alle 17:00. Alle 19:00 ci sarà l’intrattenimento musicale sul sagrato della Cattedrale, a cura del corpo Bandistico Palermitano del M° Massimo Vella.  Non vi sarà la tradizionale sfilata del carro trionfale della Santa, ma alle 19:30 invece si svolgeranno sul sagrato della Cattedrale, i Solenni Vespri Pontificali che si concluderanno con il “Messaggio alla Città” dell’arcivescovo. La Cattedrale rimarrà aperta per la venerazione personale delle reliquie di Santa Rosalia, sino alle ore 23:00. Mentre alle 22:00, sarà trasmesso contemporaneamente su diverse emittenti televisive locali e nazionali, il film “Palermo Sospesa- il Festino che non c’è”, realizzato dalla sezione siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia, con la direzione artistica e la regia di Costanza Quatriglio.  Infine, mercoledì 15 luglio, giorno del ringraziamento, della preghiera e della invocazione da rivolgere a Santa Rosalia, al posto della processione, alle ore 19:00 vi sarà la Solenne Messa Pontificale, con la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria. Il Festino di quest’anno quindi, come ha dichiarato lo stesso monsignor Lorefice: “sarà il più spirituale che abbia mai vissuto la città. L’augurio è che non sia un momento di alienazione, ma un’occasione di incontro, dove si abbattono le barriere”. La patrona di Palermo, che liberò la città dalla peste e oggi invocata quindi, per liberare il mondo dal coronavirus.