AttualitàCatania

Diocesi di Acireale: Veglia di Pentecoste – Approfondimento Omelia del vescovo Raspanti

Reading Time: 2 minutes

La Basilica Cattedrale di Acireale, nel rispetto delle norme vigenti anti-covid19, ha ospitato
la Veglia di Pentecoste, presieduta dal vescovo mons. Antonino Raspanti, alla presenza
dei Vicari, dei membri del Consiglio Pastorale Diocesano e della Consulta delle Aggregazioni
Laicali. La celebrazione, in diretta streaming su Prima TV e sulla pagina facebook della diocesi, ha
messo in evidenza la centralità dello Spirito del Signore Risorto nella vita della Chiesa.
“Lo Spirito Santo, dono di Dio – ha affermato Raspanti nell’omelia – anima le nostre
comunità che si mettono in ascolto e lasciano agire lo Spirito per la missione di annuncio”. In
questi giorni in cui siamo stati costretti a rimanere nelle nostre case “sentiamo la necessità di
raccoglierci per vivere un rapporto rinnovato con Cristo”. Il virus ha cambiato il modo di<br>relazionarci infatti “ci sono avvenimenti nella storia che ci segnano, Dio però ha sempe voluto
usare misericordia al suo popolo”. Una giusta preoccupazione è accompagnata dalla speranza
perchè il tempo che stiamo vivendo è “tempo favorevole, propizio, opportuno e di grazia, non solo
perchè diverso ma anche perchè incide nella nostra esistenza, dove Dio agisce nell’unità del genere
umano e dei carismi, valori preziosi per la vita ecclesiale, sociale e civile”.
Chiamati quindi a crescere nell’unità, che non è omologazione, ma ricchezza della diversità,
lo Spirito Santo va invocato perchè nella Chiesa “i carismi possano svilupparsi al massimo, cosicchè
la realizzazione di noi stessi e dei nostri traguardi, non si raggiungano da soli ma insieme con gli
altri. La mia vita deve essere intrecciata con quella dell’altro, solo così emergo”. Tutto questo lo
insegna a noi la SS. Trinità: “Il Padre è sempre più Padre perchè genera il Figlio. Muore per questo
Figlio, gli dà spazio e vuole che sia innalzato. E più il Figlio è glorificato, più il Padre è Padre. Lo
stesso si può dire per il Figlio e per lo Spirito Santo in quanto sono uniti. E’ impensabile – conclude
il vescovo – che ognuno sia per sè”.
L’Esserci insieme nella vita quotidiana aiuta a vincere la paura verso il futuro,
l’individualismo e l’egoismo. La comunità cristiana, in quanto abitata dallo Spirito Santo, diviene
sempre più annunciatrice e testimone dell’unità del genere umano, specchio dell’unità della
Trinità.