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Delegazione del Si.Ve.M.P. incontra i vertici dell’Asp di Catania

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Platania e Grasso: «Siamo molto soddisfatti per i temi discussi e i risultati raggiunti».

Il ruolo e il potenziamento dei Servizi veterinari sono stati i temi al centro degli incontri fra la Direzione Strategica dell’Asp di Catania e il Sindacato della dirigenza medica veterinaria (Si.Ve.M.P.), quale sezione della Federazione veterinari, medici e dirigenti sanitari (FVM).

La delegazione del Si.Ve.M.P., composta dal dr. Simone Platania, dirigente veterinario e segretario aziendale del Sindacato, e dal dr. Marcello Grasso, componente della Segreteria Nazionale della stessa sigla sindacale e consigliere del Consiglio Nazionale FVM, è stata ricevuta dal manager dell’Asp di Catania, dott. Maurizio Lanza, e dai direttori sanitario e amministrativo, dr. Antonino Rapisarda e dott. Giuseppe Di Bella.

Presente agli incontri il dr. Emanuele Farruggia, direttore del Dipartimento di Prevenzione veterinaria.

«Siamo molto soddisfatti per i temi discussi e i risultati raggiunti – affermano Platania e Grasso -. Confermate, ancora una volta, la sensibilità e le competenze manageriali dei vertici dell’Asp di Catania che hanno dimostrato, inoltre, grande attenzione sulla necessità di garantire l’efficienza e l’efficacia della catena di comando e, di conseguenza, sull’urgenza di provvedere al riconoscimento formale degli incarichi attribuiti. A tal fine la Direzione ha proceduto a deliberare per l’aggiornamento di incarichi fermi, scaduti, da decenni, in alcuni casi ventennali, dando ampio e pubblico riconoscimento a tutte le funzioni in capo alla categoria».

Fra i temi affrontati è stata in particolare focalizzata l’attenzione sull’attuale e sulla futura dotazione organica dell’Azienda sanitaria.

Approfonditi anche numerosi aspetti, assicurati dal Servizio veterinario, nell’assolvimento dei compiti istituzionali: dalla sicurezza alimentare delle derrate di origine animale, al controllo dell’intera filiera; dalle attività connesse alla prevenzione di zoonosi (malattie degli animali trasmissibili all’uomo), alla verifica dell’igiene degli allevamenti, soprattutto in promiscuità di specie diverse.