Da Catania agli States alla conquista del Daytime Emmy Award
La storia di successo di Simone Iannuzzi, laureato in Informatica all’Università di Catania, che ha contribuito al successo della serie The Dragon Prince di Netflix all’edizione 2021 del premio della Academy of Television Arts & Sciences
Dall’Università di Catania agli States per conquistare l’ambito Daytime Emmy Award for Outstanding Children’s Animated Program, il premio assegnato ogni anno dal 1985 dalla Academy of Television Arts & Sciences.
È la storia di Simone Iannuzzi che, dopo la laurea in Informatica nell’ateneo catanese con una tesi in Computer grafica, è sbarcato alla Mainframe Studios a Vancouver in Canada, dove vive ormai da quattro anni. E da lì ha contribuito da Lead alla realizzazione del film The Dragon Prince, prodotto dalla Bardel Entertainment per Netflix, che ha conquistato l’edizione 2020 del premio dedicato ai programmi di animazione per bambini.
«The Dragon Prince è una serie animata di Netflix dal gusto 2D, ma interamente realizzata in 3D – racconta Simone Iannuzzi, 33 anni -. La sfida principale in quanto lighter e compositor è quella di dare l’effetto 2D (Cell shading) a mondi e personaggi 3D. La serie, ambientata in un mondo immaginario, racconta il viaggio dei due fratellastri Callum ed Ezran insieme ad un’elfa di nome Rayla per restituire un uovo appartenente al re dei draghi e impedire lo scontro tra uomini ed elfi».
«Il mio lavoro in quanto lighter e compositor 3D è quello di dare a mondi tridimensionali la giusta luce e controllare che tutte le superfici rispondano al colore in maniera ineccepibile a seconda dello stile e del design – spiega il giovane catanese che per la Mainframe Studios sta lavorando a diverse produzioni Netflix e NBC per Dreamwork e Mattel -. Successivamente l’insieme di immagini vengono elaborate per dare il fotogramma finale per la messa in produzione».
Un viaggio nel mondo animato che vede Iannuzzi muovere i primi passi proprio nelle aule del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’ateneo catanese.
«Dopo la laurea con una tesi in Computer grafica, ho partecipato alla realizzazione come regista di due corti di animazione che hanno avuto grande successo ricevendo anche dei premi, “Froggy is back” e “X-gift”, prodotti dal prof. Giovanni Gallo dell’Università di Catania, mio relatore della tesi dal titolo “Efficacia ed Usabilità nel Rigging di Personaggi 3D”» racconta il giovane informatico.
«L’esperienza didattica condotta con Simone Iannuzzi è stata un momento di sperimentazione molto innovativo – spiega il prof. Giovanni Gallo, ordinario di Informatica dell’Università di Catania -. Un gruppo di studenti dopo essersi formati su concetti di base hanno “simulato” la produzione di un corto di animazione in ogni sua fase, dalla ideazione al prodotto finito. Abbiamo a tal fine addirittura “inventato” una casa di produzione, la “Reibe”. Gli studenti che hanno partecipato a questa esperienza hanno assunto ruoli specializzati: designer, animatore, esperto di luci. Simone ha svolto un ruolo centrale: regista e segretario di produzione. Siamo stati assistiti in questa piccola avventura dalla Blender foundation di Amsterdam e abbiamo avuto la possibilità di presentare il nostro prodotto alla conferenza mondiale di Blender. Il metodo “imparare e fare” si è dimostrato efficace ed ha ispirato anche negli anni successivi l’impostazione dei corsi di Computer grafica e Digital games dell’Università di Catania».
Una formazione che ha permesso a Simone Iannuzzi di spiccare il volo nel mondo della computer grafica a livelli internazionali e non solo.
«La mia esperienza all’Università di Catania è stata di grande crescita sul piano personale e mi ha dato le basi per comprendere il mondo del lavoro e le sfide che mi sarebbero accadute da lì a poco – ci tiene a precisare Simone Iannuzzi che viveva proprio a pochi passi dalla Cittadella universitaria -. L’ateneo catanese, inoltre, mi ha donato grandi amici coi quali siamo sempre in contatto e coi quali abbiamo scoperto, amato e fatto diventare da passione a lavoro la computer grafica».
E dopo la laurea il master in Computer grafica e produzione 3D a Roma alla Rainbow CGI dove Iannuzzi è stato assunto come lighter e compositor dalla stessa Rainbow CGI famosi per la produzione delle Winx. Da Roma a Vienna per lavorare al progetto della web series di Talking Tom sempre come Lightinger e compositor.
«In seguito ho avuto una stupenda offerta lavorativa e sponsorship per lavorare alla Bardel Entertainment a Vancouver alla serie DreamWork “DinoTrux”, ma dopo pochi mesi ho avuto il privilegio di lavorare nell’azienda vincitrice dell’Oscar Sony Animation al film Warner Bros “SmallFoot” come Lighting TD and stereo Compositing – racconta Simone Iannucci -. Dopo il progetto con Sony, sono ritornato alla Bardel Entertainment a Vancouver per lavorare al progetto di Aaron Ehasz, già noto per la pluripremieta serie animata Avatar “The Last Airbender” e “The Dragon Prince”».