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Catania: il Cav. Narciso invia un appello di pace a Putin e a Zelenskyj

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Il Cav. Salvo Narciso, nato a Catania il 4 gennaio 1929, ex maresciallo dei Carabinieri, un uomo che ha partecipato attivamente alla lotta al banditismo, direttore di un centro investigativo e scrittore di opere inedite, da noi definito in un altro articolo come “l’uomo che ha attraversato il XX secolo”, nei mesi scorsi ha preso l’iniziativa di inviare delle lettere di pace al presidente della Russia, Vladimir Putin, e al presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyj.

Nonostante l’età avanzata il Cav. Narciso, con la sua saggezza acquisita in una vita lunga e ricca di esperienze, riesce a comprendere e ad esprimere quelle che potrebbero essere le soluzioni per portare ad una pace duratura.

Nelle lettere, nelle quali chiede un dialogo aperto, il Cav. Narciso propone infatti delle soluzioni specifiche per porre fine alle ostilità, soluzioni che sembrerebbero attuarsi proprio in queste ultime settimane con gli ultimi sviluppi da parte dei due presidenti.

Nello specifico le lettere inviate tramite raccomandata dal Cav. Narciso al presidente Putin e al presidente Zelenskyj portano le date del 29 luglio 2024 e del 09 agosto 2024, ben prima degli eventi ai quali stiamo assistendo in questi giorni.

La nostra Redazione possiede le copie delle raccomandate inviate ad entrambi i presidenti.

Riportiamo un breve estratto della lettera inviata al presidente Putin il 29 luglio 2024.

Così scrive il Cav. Narciso:

«Sono fermamente convinto che le guerre non portino mai dei vincitori. Creano solo distruzione e morte lasciando cicatrici che perdureranno per generazioni. Inoltre la nostra attuale realtà mi porta a temere che stiamo danneggiando irreparabilmente il nostro meraviglioso pianeta, mettendo a rischio la sopravvivenza del genere umano. Signor presidente, io avrò ormai pochi anni da vivere e le chiedo con umiltà faccia un gesto di grande umanità che sorprenderà il mondo intero, con il suo gesto sono certo che tutte le altre nazioni faranno le medesime cose. Metta fine a questa guerra in Ucraina in qualsiasi maniera. Il pianeta in cui viviamo appartiene a tutti, ovviamente ognuno vive con le proprie abitudini. Trovi lei la soluzione da proporre alla Cina, all’America, all’Europa, all’India, alla Corea, un’intesa per vivere pacificamente».

Riportiamo un breve estratto della lettera inviata al presidente Zelenskyj il 09 agosto 2024.

Così scrive il Cav. Narciso:

«La proposta del presidente Putin sembra offrire una finestra, anche se stretta, per avviare un processo di negoziazione che, con il supporto internazione e la Sua determinazione potrebbe portare a risultati positivi. So che la strada della pace non è mai semplice, soprattutto quando è preceduta da sofferenze e sacrifici così grandi, tuttavia è proprio nei momenti più difficili che la voce della saggezza e della moderazione può fare la differenza. Il Suo coraggio e la Sua leadership potrebbero aprire la strada ad un futuro in cui i suoi cittadini possano finalmente vivere senza paura e conflitto. Le chiedo quindi, con la massima umiltà, di valutare ogni opportunità per porre fine a questa devastante guerra e di considerare tutte le possibilità di un dialogo pacifico, mantenendo sempre gli interessi e la sicurezza del suo popolo come priorità».

Continuiamo dicendo che il Cav. Narciso non si è fermato a questo, anzi, dopo gli avvenimenti delle successive settimane dall’invio delle sue raccomandate, ha inviato una lettera al Presidente Mattarella per informarlo di questa sua personale iniziativa. Ad oggi 22 ottobre il Cav. Narciso non ha ricevuto comunicazioni ufficiali, ma non mancheremo di scrivere qualcosa qualora dovessero succedersi degli aggiornamenti.

Nello specifico, nella lettera al Presidente Mattarella, il Cav. Narciso scrive il giorno 09 settembre 2024:

«Eccellenza (…) con questa lettera desidero informarLa di un’iniziativa personale che ho intrapreso recentemente spinto dal desiderio di contribuire, anche in modo simbolico, alla costruzione di un futuro più pacifico per tutti. Giorno 29 luglio inviavo una lettera al presidente Putin, in data 5 settembre apprendo dai media che il presidente Putin si apre al dialogo di pace con l’Ucraina. Sentivo l’urgenza di svolgere un appello al presidente Zelenskyj, invitandolo a prendere in considerazione ogni possibile apertura verso il dialogo e la soluzione del conflitto in corso. Nelle lettere che ho inviato, ho cercato di sottolineare l’importanza di un approccio diplomatico che possa mettere fine alle sofferenze di milioni di persone coinvolte in questa tragica situazione. La mia iniziativa nasce dal desiderio profondo di vedere un futuro in cui la pace possa prevalere e sono consapevole che questo cammino richiede coraggio, leadership e, soprattutto una visione condivisa per il bene duraturo. Eccellenza, Le scrivo per metterLa a conoscenza di questo mio gesto, sperando che possa contribuire anche solo per sostenere gli sforzi diplomatici in corso».

Un’ultima lettera, datata 15 settembre 2024, è stata inviata al presidente americano, Joe Biden.

Così scrive in un estratto il Cav. Narciso:

«Signor Presidente (…) ritengo sia importante agire rapidamente per evitare potenziali conseguenze. Vorrei darle qualche feedback riguardo alla soluzione e al progetto. (…) Coinvolgere mediatori internazionali rispettati e imparziali come l’ONU, l’OSCE o paesi terzi che non abbiano interessi diretti nel conflitto, potrebbe favorire un accordo equo e duraturo. (…) La Russia potrebbe chiedere garanzie di sicurezza riguardo alla NATO, mentre l’Ucraina vorrà garanzie. Per la risoluzione delle questioni territoriali, uno degli aspetti più critici riguarda i territori contesi, come la Crimea e il Donbass. Soluzioni innovative, come forme di autonomia speciale o refrendum sotto supervisione internazionale, potrebbero essere esplorate».

Nonostante le date degli avvenimenti accaduti nei mesi scorsi coincidano con le date di richiesta di pace da parte del Cav. Narciso ai potenti del mondo, non sussistono ad oggi risposte ufficiali che possano far pensare che le proposte di pace di un uomo anziano possano aver influenzato tali questioni che riguardano il mondo intero. Eppure l’importanza di questa notizia ci deve far riflettere sul fatto che un uomo che ha visto lo scorrere del XX secolo, all’età di ben 96 anni, non smette di credere e sperare in un futuro migliore.