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Catania: arrestato il figlio del boss Alleruzzo

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Accusato di aver ucciso la sorella perché tradiva il marito. La donna venne assassinata per “l’onore della famiglia”

Avrebbe ucciso la sorella nel 1995 perché tradiva il marito. E’ questa l’accusa contestata ad Alessandro Alleruzzo, di 47 anni, figlio del boss deceduto Giuseppe, destinatario di un ordine di custodia cautelare.

La donna, scomparsa di casa il 30 maggio del 1995, venne vista uscire di casa con suo zio Alessandro e da allora si persero le sue tracce. Solo nel 1998, i militari del Nucleo operativo della compagnia di Paternò, dopo due telefonate anonime, trovarono in un pozzo i resti di una donna, compreso un teschio con due fori causati da colpi di arma da fuoco. Erano proprio quelli di Nunzia Alleruzzo. Dal carcere, Santo Alleruzzo avrebbe intimato a suo cugino Alessandro di “fare ritrovare il corpo della sorella per darle sepoltura”.

Le recenti dichiarazioni di tre pentiti hanno permesso di ricostruire la dinamica ed il movente del delitto. Nunzia Alleruzzo sarebbe stata assassinata dal fratello Alessandro perché la donna “aveva avuto numerose relazioni sentimentali con componenti del clan, abbandonando il marito”.

Il sindaco di Paternò, Nino Naso, ha lodato l’attività dei Carabinieri di Paternò con queste parole: “Riguardo l’arresto di questa mattina, operato dalla Compagnia dei Carabinieri di Paternò, non posso fare altro che lodare l’attività scrupolosa delle Forze dell’Ordine, che restano oggi come sempre presidio di sicurezza e di legalità nel nostro territorio ed in particolare della nostra città”.