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Caltagirone. Visita del manager Lanza all’Ospedale “Gravina”

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Lanza: «Ringrazio tutti gli operatori per il lavoro che stanno conducendo. La struttura ha dato prova di un alto livello organizzativo e di un’ottima capacità di risposta sanitaria». 

Il direttore generale dell’Asp di Catania, dr. Maurizio Lanza, accompagnato dal direttore sanitario, dr. Antonino Rapisarda, ha visitato questa mattina l’Ospedale “Gravina” per incontrare gli operatori impegnati in prima linea in questa emergenza pandemica.

Erano presenti i sindaci di Caltagirone e Grammichele, on. avv. Gino Ioppolo e avv. Giuseppe Purpura, il deputato regionale Francesco Cappello e i deputati nazionali Gianluca Rizzo e Eugenio Saitta.

Sono intervenuti, inoltre, la dr.ssa Giovanna Pellegrino (direttore medico del Presidio); il dr. Salvatore Bonfante (direttore UOC di Malattie Infettive); il dr. Filippo Fraggetta (direttore a scavalco UOC di Anatomia patologica); i responsabili dei reparti dell’area Covid: dr. Luigi Bizzini (UOC Radiologia); dr.ssa Claudia Ferrigno (UOC di Medicina Intera); dr. Daniele Interlandi (UOC Patologia clinica); dr. Gianfranco Morgana (UOC Anestesia e rianimazione) e dr.ssa Nuccia Prumeri (Pronto Soccorso-MCAU); la dr.ssa Giacoma Di Martino (responsabile UOS Direzione medica dell’Ospedale di Militello).

«Voglio esprimere, attraverso i primari, il mio grazie a tutti gli operatori per il lavoro che stanno conducendo con professionalità e grande umanità – ha detto il dr. Lanza -. La struttura ha dato prova di un alto livello organizzativo e di un’ottima capacità di risposta sanitaria».

«Oltre alla risposta per l’emergenza Covid – ha aggiunto il dr. Rapisarda – l’Ospedale continua a erogare agli utenti tutti i servizi in urgenza, in particolar modo quelli relativi alle reti tempo dipendenti (ictus, frattura di femore e infarto), assicurando percorsi separati e in sicurezza».

Il Presidio Ospedaliero di Caltagirone è stata la prima struttura ad essere operativa nella provincia di Catania, con una dotazione di 50 posti letto per ricoveri Covid e 10 posti letto di Terapia Intensiva, sempre dedicati Covid.

«Ci siamo soffermati sulla capacità dei reparti dell’area Covid di fronteggiare questa emergenza – ha dichiarato il sindaco Ioppolo -, e sulle prospettive di rilancio e di potenziamento, così come affermato dal direttore generale, per l’intera struttura che, anche in questo periodo, ha assicurato tutte le prestazioni in via d’urgenza. Il modo migliore per smentire certe irresponsabili voci che qualcuno aveva tentato di diffondere sull’Ospedale che ha dimostrato ancora una volta, come nella sua lunga tradizione, di essere all’altezza di compiti molto impegnativi».

Alla data di oggi, sono 36 i pazienti ricoverati presso l’UOC di Malattie Infettive di Caltagirone, di cui 30 per Covid; è, invece, 1 il paziente, positivo al Covid, ricoverato in Terapia intensiva.

«Esprimiamo la massima gratitudine agli operatori dell’Ospedale di Caltagirone – affermano i deputati Cappello, Rizzo e Saitta – per il grande contributo che hanno dato a tutta la provincia di Catania. Al vertice aziendale chiediamo di continuare a prestare attenzione a questa struttura anche dopo l’attuale emergenza, con maggiore impegno per quanto riguarda l’impinguamento del personale e il rafforzamento della dotazione tecnologica, sperimentando formule virtuose di integrazione Ospedale-Territorio. Gli chiediamo anche di dedicare sforzi e energie alla medicina del territorio che diviene ora la nuova frontiera per il contenimento di questa epidemia».

Parole di ringraziamento per il personale dell’Ospedale anche il sindaco Purpura. «Sono felice – ha detto – che il direttore Lanza sia venuto in visita stamani. La sua presenza rappresenta un’occasione, non solo per esprimere gratitudine, a mio nome e della mia comunità, ma anche per poter affrontare varie tematiche attinenti alla situazione generale. Una di questa, per il ruolo rivestito, è rappresentata dalla gestione dei tamponi per i miei concittadini rientrati da altre regioni e tutt’oggi in quarantena per disposizioni regionali, già oggetto di interesse da parte dell’Asp di Catania».