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Caltagirone: Progetto FAMI n. 2733 “FORMARE PER INTEGRARE”

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Attività di Formazione Multilivello

Il Progetto FAMI 2733 “Formare per integrare”, è promosso dall’Istituto Comprensivo Statale “Alessio Narbone” di Caltagirone, scuola capofila, in partnership con il Comune di Vizzini, la Cooperativa “San Francesco” s.c.s., il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, “Unistudium” Società Cooperativa, e il Consorzio “Umana Solidarietà” s.c.s. Iniziato nel settembre 2019, il progetto coinvolge circa 130 destinatari, con lo scopo di promuovere l’accrescimento delle competenze del personale scolastico (docenti, amministrativi e tecnici) e degli operatori pubblici degli enti operanti nel Calatino-Sud Simeto in merito all’erogazione dei servizi in favore dei cittadini stranieri, in modo da creare forme di cooperazione e reti inter-istituzionali. Lo stesso progetto ha concretizzato un’attività preliminare di costituzione di un tavolo tecnico inter-istituzionale che coinvolge diversi Comuni afferenti all’area territoriale del Calatino-Sud Simeto, nonchè un’azione di mappatura dei servizi e delle criticità che trovano gli operatori territoriali dei servizi pubblici, nell’interfacciarsi con i cittadini di Paesi Terzi territorialmente residenti, poi conclusasi con la pubblicazione di un report quali-quantitativo della ricerca, condotta da un team composto da docenti e ricercatori selezionati presso il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Catania. A tal proposito è stato implementato il Portale online dedicato al progetto, per favorire l’innovazione dei processi organizzativi nell’erogazione degli interventi, migliorando l’efficienza e la messa in rete dei servizi burocratici, amministrativi e di formazione linguistica. E ciò grazie a una formazione multilivello (generale, specifica e specialistica) che mira a qualificare i destinatari (corpo docente, funzionari di segreteria scolastica e dirigenti di servizi specifici, operatori di enti locali e istituzionali, etc.). Attraverso contenuti didattici specifici ed innovativi, saranno fornite ai partecipanti informazioni tecniche, conoscenze specialistiche in materia di immigrazione tali da consentire agli stessi di riproporsi all’utenza straniera con approccio olistico. A tal proposito, dal 15 maggio 2020 sarà attivata la Formazione Generale, in modalità FAD dal Portale online di progetto, a favore di 56 Operatori Pubblici che si sono già iscritti. Tale formazione prevede l’erogazione di 8 moduli formativi. Sempre da venerdì 15 maggio 2020, a favore degli stessi destinatari sarà attivata anche la “Formazione Specifica” per l’utilizzo del Portale online per la FAD . In ultimo, entro la fine di maggio 2020, saranno attivati 2 Master online, promossi rispettivamente dal Dipartimento di “Scienze Umanistiche” dell’Università degli Studi di Palermo e dall’Università telematica “ECampus”. I due Master previsti sono: 1° Master on-line di II livello in “Teoria, progettazione e didattica dell’Italiano come Lingua straniera e seconda”, a favore di 30 docenti preventivamente selezionati dall’I.C.S. “A.Narbone” di Caltagirone; 2° Master on-line di I livello in “Governance Multilivello. Programmazione e gestione delle politiche pubbliche per l’integrazione”, a favore di 25 funzionari/dirigenti degli Enti pubblici interessati territorialmente dal Progetto Fami 2733. In merito al Progetto FAMI 2733 “Formare per integrare”, promosso dall’I.C.S. “A.Narbone” di Caltagirone, il dirigente scolastico Francesco Pignataro sottolinea che “il progetto Fami costituisce un’opportunità per i Comuni del Calatino, in quanto aziona la leva della formazione a tutti i livelli, da quello base a quello professionale (master) che consentiranno sia di acquisire nuove professionalità nel territorio, per quanto riguarda il fenomeno migratorio, e sia di creare una rete fra i Comuni partecipanti. Infatti, attraverso il portale online che è stato realizzato, si potranno acquisire non solo i dati che fanno riferimento al fenomeno migratorio, riguardante i minori, ma anche una mappatura dei servizi presenti nel territorio e la raccolta di buone pratiche che potranno essere socializzate tra i servizi sociali e le scuole, per risolvere un problema complesso che è quello dell’integrazione. E il modello che il progetto Fami sta adottando è che l’integrazione non avviene a valle dei servizi, ma a monte. Perché i soggetti interessati troveranno già i servizi di cui hanno bisogno ‘interconnessi’, senza bisogno quindi di muoversi da un ufficio a un altro per cercare di capire come risolvere i problemi. L’altra caratteristica del progetto è che mette insieme soggetti pubblici e privati che vanno dal mondo dell’Università a quello degli enti locali, degli organi giudiziari e delle forze dell’ordine”.