Caltagirone: la nota dell’Asp di Catania sulla manifestazione di oggi del Nursind
L’iniziativa di oggi del Nursind è palesemente infondata e strumentale, creando un immotivato allarme sociale. Gli organizzatori denunciano presunti disservizi e gravi carenze, rappresentando, artificiosamente, un colpevole silenzio della Direzione strategica e degli Uffici aziendali su questioni che sono state, invece, puntualmente riscontrate dagli Uffici aziendali che hanno illustrato le procedure attivate e i risultati conseguiti.
Nel pieno rispetto dei diritti sindacali e del diritto di “manifestare liberamente il proprio pensiero”, l’iniziativa di oggi del Nursind, organizzata nel piazzale antistante l’Ospedale “Gravina”, è tuttavia palesemente infondata e strumentale, creando un immotivato allarme sociale.
Gli organizzatori denunciano presunti disservizi e gravi carenze, rappresentando, artificiosamente, un colpevole silenzio della Direzione strategica e degli Uffici aziendali su questioni oggetto, ripetuto, di note del sindacato – indirizzate, fra l’altro, alle Istituzioni regionali, alla Prefettura, alle Forze dell’ordine, agli organi di stampa… – e che sono state, allo stesso tempo, puntualmente riscontrate dagli Uffici aziendali che hanno illustrato le procedure attivate e i risultati conseguiti.
Appare necessario, anche in questo caso, ribadire che:
RISORSE UMANE
le presunte gravi criticità relative alla carenza d’organico degli infermieri, a livello aziendale, è pari solo al 13%. Su una dotazione organica di 1751 Unità di personale Infermieristico previsto, risultano carenti solo 234 unità, pari al 13% a livello Aziendale, afferenti sia al Territorio che ai Presidi Ospedalieri. Per questi ultimi la percentuale di carenza registrata al terzo trimestre del 2020 e comunicata all’organizzazione sindacale, «in media proporzionale, è pari al 9% (111 unità)», atteso che:
– per i presidi di Acireale e Giarre: su 301 infermieri previsti, la carenza è di 35 unità (10%);
– per i Presidi di Bronte, Biancavilla e Paternò su 352 infermieri previsti, la carenza è di 26 unità (7%);
– per i Presidi di Caltagirone e Militello su 427 infermieri previsti, la carenza è di 50 unità (11%).
PROCEDURE DI MOBILITÀ E CONCORSUALI
Gli organizzatori della manifestazione sottacciono che le procedure di mobilità di bacino per OSS e Infermieri sono in corso e che le commissioni di concorso per dirigenti medici di varie discipline stanno lavorando senza soluzione di continuità anche nel pieno dell’emergenza Covid. Sono già concluse, con la pubblicazione delle graduatorie, i concorsi per dirigenti medici di Ortopedia e Traumatologia, per Chirurgia generale, per Ginecologia e Ostetricia, per Urologia e Malattie Infettive. Per il comparto, limitandoci alle professioni sanitarie, sono stati già banditi i concorsi per assistente sociale, tecnico di laboratorio biomedico e tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.
Allo stesso tempo, dopo avere provveduto, sin dal mese di gennaio, e in peina emrgenza Covid, allo scorrimento delle graduatorie di bacino attive presso l’AO “Cannizzaro”
per i profili di infermiere, tecnico di radiologia medica, ostetrica e fisioterapista, è stata bandita una selezione pubblica, per soli titoli, per il conferimento di eventuali incarichi e sostituzioni, a tempo determinato, per varie discipline della dirigenza medica e sanitaria, e per vari profili professionali del comparto, fra i quali Tecnici di radiologia, Ostetriche, Dietisti, OSS… (https://www.aspct.it/comunicazione/bandi-concorso/incarichi-tempo-determinato/default.aspx?news=17131).
COORDINATORI
Sui coordinamenti, il Nursind omette di dire che il tema è in atto nell’agenda di lavoro della Delegazione Trattante che è in dirittura d’arrivo per la firma del contratto integrativo ove sono ricompresi gli incarichi di funzione e pertanto i coordinamenti. Sulla materia degli incarichi/coordinamenti è stata già inoltrata la mappatura del fabbisogno alle organizzazioni sindacali firmatarie di CCNL e alla RSU, istituzionalmente legittimate ai tavoli di confronto.
Lo stesso accade sull’annosa questione della “vestizione, svestizione e passaggio di consegne”. La materia è, infatti, oggetto di contratto integrativo di prossima definizione come sopra rappresentato.
Il Nursind, pur non essendo “titolato” alla contrattazione, è tuttavia presente, per il tramite dei suoi delegati, nella RSU.
INGRESSO DELL’OSPEDALE “GRAVINA”
Per quanto riguarda l’ingresso dell’Ospedale, si ribadisce quanto già più volte illustrato. L’ingresso è oggetto di un organico intervento di riordino. I lavori del primo lotto sono già in fase conclusiva. L’obiettivo è rendere l’accesso al nosocomio in linea con i moderni dettami di accoglienza.
Il progetto coinvolge anche la viabilità e punta a risolvere l’annoso problema dell’affollamento dell’area d’ingresso, lasciando così sempre libera la via di accesso al Pronto Soccorso e riservando un parcheggio solo per chi accede al servizio, oltre a utenti disabili e donne in gravidanza.
A seguire verranno affidati anche i lavori di ristrutturazione dell’ingresso interno dell’Ospedale che ricalcherà lo stesso imprinting di locali friendly, luminosi e fruibili dall’utenza in maniera più confortevole. Il valore complessivo dell’intervento è di 480.000,00 euro.
Sono stati anche consegnati i lavori, finanziati per un importo di 3,7 milioni di euro, nell’ambito del Piano regionale per l’emergenza Covid, per:
· la ristrutturazione del primo piano, blocco centrale, dell’edificio principale, per l’allocazione del nuovo Pronto Soccorso, con separazione dei percorsi Covid e no-Covid;
· la ristrutturazione dei locali, attualmente occupati dal Pronto Soccorso e dall’MCAU, per allocare 16 posti letto di Terapia semintensiva; per
· l’ampliamento della Terapia intensiva con la realizzazione di 5 box.
SALA GESSI DELL’OSPEDALE “GRAVINA”
Su questo punto i rappresentanti del Nursind fanno confusione.
Nessuna attività del Pronto Soccorso è stata sospesa. Il servizio di sala gessi è stato riorganizzato, ma mai interrotto. Peraltro, la procedura concorsuale per 9 dirigenti medici di Ortopedia è già conclusa e fra questo mese e il mese di gennaio prossimo, saranno immessi in servizio.
AMBULATORI TERRITORIALI
Anche su questo punto i rappresentanti del Nursind fanno confusione.
Le attività ambulatoriali territoriali sono state riorganizzate per rispondere più adeguatamente alla domanda assistenziale, prevedendo:
· la copertura di:
– 28 ore settimanali di geriatria;
– 20 ore settimanali di dermatologia;
– 6 ore settimanali di allergologia (l’ambulatorio non è stato quindi “azzerato” come affermato dai rappresentanti del Nursind).
· La creazione di tre nuovi ambulatori:
– diabetologia, per 20 ore settimanali;
– medicina interna, per 12 ore settimanali (nell’ambito dell’UVM-UVP);
– reumatologia, per 8 ore settimanali.
· Il potenziamento di due ambulatori:
– fisiatria: per garantire 38 ore settimanali (congiuntamente al Distretto di Palagonia) per le visite domiciliari;
– neurologia: con ulteriori 3 settimanali, per complessive 29 ore settimanali.
Dispiace notare, ancora una volta, la difficoltà oggettiva a costruire con i rappresentanti del Nursind un corretto e costruttivo dialogo, che l’Asp di Catania continua, nonostante ciò, ad auspicare, nel rispetto dei ruoli e nel perseguimento di obiettivi comuni a servizio dei cittadini.