4 Dicembre: “il dies natalis” di Santa Barbara
Il 4 Dicembre si festeggia Santa Barbara, la protettrice di tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco e con le armi. Santa veneratissima in tutto il mondo, Barbara è una figura caratterizzata da numerose leggende. Si narra che era originaria della Turchia dove nacque nel 273 d.C. Il padre Dioscoro, era un notabile della famiglia imperiale, il quale tra il 286 – 287, seguì l’imperatore Massimiano Erculeo in Italia. Trasferendosi così presso la villa rustica di Scandriglia, oggi provincia di Rieti. La vita, della giovane Barbara venne completamente stravolta dall’incontro con Cristo, che molto probabilmente essendo educata alle lettere, riuscì a conoscere dalle letture degli scritti di Origene. La sua conversione alla fede cristiana, provocò l’ira del padre, il quale essendo un pagano, la denunciò al magistrato romano che la condannò alla decapitazione, per mano dello stesso genitore. Quest’ultimo, però venne incenerito da un fulmine celeste. Era il 4 dicembre del 290. Da allora in poi, la giovane Barbara martirizzata per la fede e la purezza viene invocata dai cristiani, per chiederle grazie e guarigioni.
Dopo un anno di lunga attesa, finalmente la città di Paternò rivedrà la sua amata Patrona. In questi giorni infatti, sono in corso gli ultimi preparativi per i festeggiamenti in onore di S. Barbara. Festa molto sentita dal popolo paternese, costituisce uno dei momenti più coinvolgenti della vita religiosa e sociale della città. Annunciata già lo scorso 3 novembre, la celebrazione è preceduta da una “quindicina” in onore della Santa, e avrà il suo culmine nei giorni 3,4 e 5 dicembre. L’evento si concluderà l’11 dicembre con “l’ottava della festa”. I fedeli quindi si preparano a vivere momenti pieni di commozione e di devozione. Ma vediamo insieme, cosa accadrà nei seguenti giorni. Iniziamo da martedì 3 dicembre, quando di mattina ci sarà un corteo con la partecipazione delle autorità civili e militari, in onore di tutti i caduti nelle guerre. Questo si snoderà da Piazza della Regione a Piazza Santa Barbara, dove saranno resi gli onori militari al monumento dei caduti. Seguirà la S. messa, celebrata dal cappellano della polizia di Stato. Finita la cerimonia religiosa, i Vigili del Fuoco, della stazione di Paternò, munendosi di un’autoscala, depositeranno una corona di fiori all’immagine della Santa Patrona, posta sulla facciata della chiesa di S. Barbara. In serata invece, assisteremo alla processione delle reliquie della Santa e alla tradizionale “entrata dei cantanti” che avrà luogo in P. Indipendenza, dove si esibiranno gli alunni delle scuole elementari.
Il suono armonioso delle campane e i 21 colpi sparati dal Castello Normanno, apriranno la giornata di mercoledì 4 dicembre. Saranno molti i devoti che, come ogni anno già dalle prime ore del mattino, si recheranno nella Chiesa di S. Barbara, per partecipare alla solenne “svelata della Santa”. Si tratta dell’apertura della cameretta dove per tutto l’anno viene custodito il venerato simulacro di S. Barbara. Momento di grande impatto emotivo per i fedeli, i quali tra sorrisi e lacrime di gioia, daranno il benvenuto alla loro dolce Patrona. Dopo la celebrazione eucaristica, alle ore 10:00 in punto, tra lo scampanio festoso, spari e strisce multicolori, uscirà dalla Chiesa il fercolo con il Simulacro e le Reliquie della martire di Nicomedia. Dando così inizio alla processione fino a P. Vittorio Veneto, dove si eseguiranno i tradizionali “fuochi di Sant’Antonio”. Nel pomeriggio, il fercolo uscirà nuovamente passando per le vie del paese.
Mentre, giovedì 5 dicembre, giornata della devozione cittadina, alle ore 11:00 si terrà il Pontificale, presieduto dal vescovo di Catania Salvatore Gristina; in serata vi sarà l’uscita del simulacro della Santa Patrona. Alle 21:30 ci sarà l’ingresso e sosta dei cerei e del fercolo, in P. Indipendenza, dove verrà eseguito uno spettacolo piromusicale. Tutto si concluderà prima di mezzanotte, con lo spettacolo pirotecnico al Castello Normanno e il rientro del fercolo nella propria Chiesa.
Non solo a Paternò, ma anche nella città di Rieti (Lazio) si festeggia S. Barbara, di cui è anche la Patrona. In occasione della festa patronale, la statua di S. Barbara viene portata in processione lungo il corso del fiume Velino, dalla cattedrale della città fino al ponte romano. In tutto il tragitto, la statua viene accompagnata dai Vigili del Fuoco. Questa processione si è svolta domenica 1 Dicembre, dando così inizio ai festeggiamenti. Giorno 4 dicembre, presso il cimitero di Rieti verrà deposta una corona, al monumento dei caduti dei Vigili del Fuoco. Mentre alle ore 11:00 vi sarà la celebrazione eucaristica, nella quale parteciperanno i Vigili del Fuoco, le autorità e la cittadinanza.
Curiosità:
Sapete dell’esistenza di una bella e antica tradizione, legata al 4 dicembre? Stiamo parlando dei cosiddetti “rami di S. Barbara”. Secondo questa usanza, nel giorno di S. Barbara, bisogna tagliare dei rami di alberi da frutto (ciliegio, melo) oppure gelsomino, per poi stenderli in acqua tiepida per una notte. Il giorno successivo, questi rami si dispongono in un vaso con acqua a temperatura normale, accanto al presepe. L’acqua va cambiata ogni 3 giorni, ed ogni tanto sarebbe anche bene inumidire i rami con uno spruzzino. Se il procedimento viene eseguito in maniera corretta, sui rami entro un paio di settimane compariranno le gemme e una meravigliosa fioritura avverrà proprio nei giorni di Natale.
Come è solito dire, provate per credere.